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Rifiuti e fake news

A Marsala il nuovo sistema di raccolta differenziata è partito da tre settimane. Finora ne abbiamo conosciuto più i difetti che i pregi e la fase di assestamento sembra destinata a prolungarsi ancora un po’. In questi giorni abbiamo scritto di criticità e disservizi che ci auguriamo possano progressivamente ridursi a beneficio del decoro urbano e della tutela ambientale. Al contempo, ci siamo sentiti spesso rivolgere quesiti e interrogativi che ci hanno lasciato interdetti. Uno di questi è arrivato anche alle orecchie del sindaco Alberto Di Girolamo, che ha pubblicato una nota sulla propria pagina facebook, smentendo che i mastelli assegnati alle famiglie per differenziare i rifiuti costino 90 euro per ogni utenza. Una falsa notizia che in pochi giorni è diventata una sorta di leggenda metropolitana, cui se ne sono aggiunte quotidianamente altre.

Altro esempio: a ridosso dell’avvio del nuovo sistema di raccolta, qualcuno aveva annunciato che l’isola ecologica del Salato sarebbe stata chiusa. Risultato: in molti si sono recati nottetempo nella suddetta isola ecologica scaricando tutto quello che avevano a casa prima che si materializzasse l’Apocalisse. Un po’ come accadde con gli alcolici in America alla vigilia del proibizionismo. Qualcun altro, da giorni, sostiene poi che quest’anno pagheremo una tassa sui rifiuti più alta degli anni passati perché ci le nuove dotazioni per la differenziata ci costeranno “care e amare” Anche qui, la notizia somiglia più a una profezia fine a se stessa che a un ragionamento fondato. Dalle informazioni che abbiamo raccolto, quest’anno pagheremo una tassa sui rifiuti legata alle percentuali sulla differenziata raggiunte nel 2018. Nel 2020, con l’entrata a regime della tariffazione puntuale, ognuno pagherà in base a quanto avrà differenziato. Chi sarà riuscito a ridurre il secco residuo (già rsu) dovrebbe essere premiato con una bolletta meno onerosa. Chi non ci sarà riuscito pagherà di più. Qui, al massimo, potremmo aprire un ragionamento fondato sui ritardi nella consegna agli operatori dei dispositivi programmati per la lettura dei nostri conferimenti. O per le difficoltà che incontrano i cittadini che portano i rifiuti differenziati presso l’isola ecologica del Salato.

Su questi e altri aspetti, segnalati alla nostra redazione anche da cittadini che la differenziata la fanno correttamente da anni, è doveroso attendere risposte e soluzioni adeguate. Il resto – ciò che disinforma e confonde – non porta alcun vantaggio: né ad avere un servizio migliore, né a pagare meno. Al massimo si può vincere il premio a chi la spara più grossa. C’è poi chi pensa che, in ambienti politici, si stia facendo strada l’idea di costruire a tavolino fake news di vario genere per condizionare gli umori dei cittadini in vista della prossima campagna elettorale, come avvenuto in tempi recenti in diverse parti del mondo. Una prospettiva che finirebbe per impoverire ulteriormente un territorio che invece ha bisogno come l’aria di un confronto serio sull’idea di città su cui ragionare per gli anni che verranno. In quest’ottica, servono dati reali sul presente e progetti mirati per il futuro. Tutto il resto è propaganda.

Vincenzo Figlioli

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Tags: Alberto Di Girolamoraccolta differenziataRifiuti