Spesso da queste colonne ci siamo soffermati sul perduto senso di umanità che affligge i nostri tempi. Ogni settimana ce n’è una, anche dalle nostre parti: tra abusi, femminicidi, sparatorie, episodi di intolleranza, la cronaca ci offre – giornalisticamente parlando – l’imbarazzo della scelta. Chiaramente, preferiremmo scrivere di altro. Tuttavia, il dovere di cronaca prevale su tutto.
A ciò si aggiunge che il ruolo dell’informazione non prevede un mero resoconto dei fatti del giorno. Ma anche una riflessione più articolata, che cerchi di metterli assieme, uno dietro l’altro, e di individuare tendenze e fenomeni preoccupanti prima che avvenga l’irreparabile.
Lo spunto da cui nasce quest’editoriale ci porta ad Alatri, caratteristica cittadina ciociara, raramente al centro delle cronache dei Tg. E alla vicenda di Emanuele Morganti, il 20enne pestato fino alla morte dai bulli del luogo. Difficile darsi pace di fronte a una storia del genere. Non è necessario essere stati amici o parenti di questo ragazzo per provare in queste ore un profondo senso di disgusto per un episodio che mai sarebbe dovuto accadere. Il problema è che quanto avvenuto ad Alatri potrebbe verificarsi in qualsiasi altro luogo d’Italia.
Per restare sulle nostre latitudini: a Trapani le baby gang sono costantemente in azione nel week end e in più occasioni giovani del capoluogo hanno portato a casa lividi e ferite senza un vero perchè; a Petrosino, la sparatoria di due settimane non si è trasformata in una tragedia per puro caso; a Marsala, chi frequenta i locali della movida sa bene che deve stare alla larga da gruppi di esagitati capaci di tutto. Talvolta i loro eccessi sono esasperati dall’uso di alcol o droghe. Altre volte prevale semplicemente la voglia di spaccare il mondo (e anche qualche naso) per dimostrare chi è che comanda.
La settimana scorsa abbia scritto con dovizia di particolare quanto accade ogni fine settimane nelle vie del centro storico di Marsala. Sul nostro sito – itacanotizie.it – l’articolo in questione è stato uno dei più visionati degli ultimi mesi. Ci auguriamo che tra i lettori ci siano stati anche i rappresentanti delle istituzioni e delle forze dell’ordine e che siano già allo studio misure adeguate. Perchè se dovesse accadere qualcosa di simile a quanto avvenuto ad Alatri, odieremmo dover pensare che noi lo avevamo già detto.