Cinquecentosettantacinque visitatori nel giro di quattro ore. Questi i numeri registrati domenica mattina dalla locale
“Per il restauro servono più di sette milioni di euro”, spiega Marisa Famà, direttore del Museo Archeologico Regionale, ricordando come negli anni scorsi sia già stato presentato un progetto, redatto dall’architetto Gaspare Bianco, che prevedeva la messa in sicurezza del sito, il recupero degli affreschi, la risistemazione degli accessi e della recinzione. “Ripresenteremo il progetto non appena verrà pubblicato il prossimo bando per accedere ai finanziamenti europei – assicura la Famà -. La novità importante della manifestazione di domenica è che il Fai ha posto la propria attenzione su questo monumento. Questo ci consente di impegnarci per inserire Santa Maria della Grotta tra i luoghi del cuore Fai. In questo modo ci sarà la possibilità di attingere anche a fondi privati”. Nell’attesa che venga pubblicato il bando, come conferma il direttore del Museo, è però fondamentale che su questo siti converga un interesse collettivo, da parte delle istituzioni locali, così come da parte delle associazioni e delle cittadinanza.
A tal riguardo, la scorsa estate era nato anche un comitato cittadino, distintosi per alcune iniziative che hanno riacceso l’attenzione di molti marsalesi rispetto alle sorti di Santa Maria della Grotta. Molto attivo in tal senso, anche il circolo Legambiente di Marsala – Petrosino, che fin dalla sua costituzione, lo scorso anno, ha puntato proprio sulla salvaguardia di questo sito nell’ambito della campagna “Salvalarte” e che adesso, come preannuncia il responsabile locale Letizia Pipitone, intende promuovere altre iniziative di sensibilizzazione, rivolte direttamente al Ministero dei Beni Culturali.