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“I tombini di via XI Maggio a Marsala un degrado che non può più essere ignorato”

Via XI Maggio, una delle arterie principali del centro storico di Marsala, presenta caditoie ormai da tempo non pulite e ingombre di rifiuti. Dopo ogni pioggia, i tombini straripano spesso sia in pieno centro che in alcune aree della periferia. I cittadini, giustamente, non possono fare a meno di lamentarsi: “Con tutti questi rifiuti, è normale che le fognature non possano ricevere e smaltire velocemente l’acqua piovana”, afferma l’ex sindaco Alberto Di Girolamo, che continua a sollevare la questione dell’incuria in una delle vie più frequentate della città. Il problema non riguarda solo la sporcizia visibile, ma anche le gravi conseguenze per l’ambiente e la salute. I rifiuti che ingombrano le caditoie e le strade, in particolare i mozziconi di sigaretta, sono un chiaro segnale di disinteresse e mancanza di controllo. “A vedere il quantitativo di mozziconi di sigarette, le caditoie sicuramente non saranno pulite da mesi o forse anni”, aggiunge Di Girolamo. I mozziconi, infatti, sono fra gli inquinanti più pericolosi, in quanto costituiti principalmente da plastica, che impiega decenni per decomporsi, liberando sostanze tossiche nell’ambiente.

Se da un lato è vero che parte della colpa ricade sugli incivili che abbandonano i rifiuti in Città, dall’altro una maggiore attenzione e una gestione più efficiente da parte dell’Amministrazione comunale potrebbero risolvere gran parte del problema. “Se ci fossero più cestini e più pulizia, ci sarebbero meno rifiuti per strada – sostiene Di Girolamo -. Eppure, nonostante il sindaco, gli assessori, e i consiglieri frequentino almeno le vie principali del centro, questa situazione di abbandono continua ad andare avanti. Quanti veleni inaleranno i negozianti del posto? Le cicche di sigarette, che sono tra i rifiuti più dannosi, non solo danneggiano l’ambiente ma anche la salute dei cittadini”, spiega. “È compito di una buona amministrazione allocare dei cestini lungo le strade e svuotarli regolarmente, pulire frequentemente le caditoie, le strade e i marciapiedi. Questa situazione non solo danneggia l’ambiente, ma trasmette anche un messaggio negativo ai giovani. “Come si fa a educarli a non fumare e a non buttare niente per terra, quando vedono tutti questi rifiuti“? Un’interrogativa che evidenzia come la città stia mandando segnali contraddittori, facendo crescere nelle nuove generazioni comportamenti diseducativi.

Anche i turisti, che nonostante le difficoltà dei voli e dei costi elevati continuano a visitare Marsala, trovano una città che lascia molto a desiderare. “I pochi turisti che ancora vengono a Marsala, già trovano una città sporca, senza servizi, con molti luoghi chiusi e abbandonati. Tranne il museo Lilibeo, non possono che pensare che siamo tutti incivili, cosa che non è vera“, afferma con frustrazione il medico. Le conseguenze non si limitano solo al danno d’immagine:Questa situazione provoca un grave danno all’economia, con la chiusura di negozi, la riduzione delle attività commerciali e del lavoro, costringendo così le persone, soprattutto i giovani, a emigrare – denuncia -. Merita di essere valorizzata e gestita molto meglio. È ora di prendere seri provvedimenti”. In un periodo in cui le risorse per lo sviluppo turistico ed economico sono cruciali, la cura del territorio e della sua vivibilità deve essere una priorità assoluta per ogni Amministrazione.

redazione

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