Marsala si trova da tempo a fare i conti con una problematica quotidiana: la carenza di illuminazione pubblica. Le zone buie si moltiplicano, creando disagi a residenti e visitatori, e l’Amministrazione comunale fatica a trovare soluzioni definitive, nonostante gli investimenti in un nuovo sistema di illuminazione. La città, infatti, è ormai abituata a vedere alcune aree completamente al buio, per motivi che spaziano dai furti di cavi di rame ai malfunzionamenti legati a impianti obsoleti, passando per le difficoltà legate alle condizioni atmosferiche.
Uno dei motivi principali per cui alcune zone di Marsala restano senza luce riguarda i frequenti furti di cavi di rame. Negli ultimi anni, diverse aree della città sono state vittime di questi crimini, che non solo provocano disagi immediati, ma richiedono anche tempi lunghi per il ripristino del servizio. Nonostante l’Amministrazione abbia cercato di arginare il fenomeno con misure preventive, come l’installazione di videocamere di sorveglianza, il problema persiste e continua a compromettere la sicurezza pubblica. A questi episodi si aggiungono le difficoltà legate al maltempo. Le forti piogge e i venti, tipici delle stagioni autunnale e invernale, sono nemici giurati della rete elettrica, con numerosi guasti e interruzioni nella fornitura di corrente che causano il spegnimento di luci pubbliche in diverse zone della città. Marsala possiede un sistema di illuminazione pubblico vetusto, che risente delle difficoltà a mantenere e rinnovare la rete. Questo, unito alla scarsa manutenzione di alcuni corpi illuminanti, contribuisce a creare un contesto di incertezza e di insicurezza.
In un’intervista recente, il sindaco di Marsala ha parlato con entusiasmo del nuovo sistema di illuminazione che, secondo le sue parole, riesce a coprire il 70% del territorio cittadino. Tuttavia, questa innovazione, pur rappresentando un miglioramento rispetto al passato, non è riuscita a risolvere completamente il problema. A testimonianza di ciò, vi sono numerose aree ancora al buio, come il primo tratto della via Pupo (a partire da contrada Dammusello), il Lungomare Salinella, la zona che costeggia la pista ciclabile e una parte della Strada Provinciale 21, che attraversa l’ex caserma militare. In queste zone, la situazione è particolarmente grave, poiché l’assenza di illuminazione compromette non solo la sicurezza dei cittadini, ma anche la qualità della vita. Chi percorre queste strade di notte si trova di fronte a un’oscurità totale, con una visibilità quasi nulla, rendendo difficile e pericolosa la circolazione, soprattutto per pedoni e ciclisti.
La mancanza di una corretta illuminazione pubblica non è solo un problema estetico o di disservizio; ha delle conseguenze dirette sulla sicurezza urbana. Le strade buie sono terreno fertile per la criminalità, che trova nelle zone senza luce un ambiente favorevole per commettere atti illeciti. È una situazione che fa crescere il senso di insicurezza tra i cittadini, che vedono compromesso il loro diritto a vivere in un ambiente protetto. Inoltre, l’illuminazione è fondamentale per l’inclusione sociale e la vivibilità di una città. Le zone non illuminate, infatti, diventano poco frequentate, con un impatto diretto anche sulle attività commerciali e sul turismo.