Categorie: InfrastruttureMarsala

Porto di Marsala: Giulia Adamo chiede fondi e il drenaggio dei fondali alla Regione

La Coordinatrice provinciale di Coraggio e Passione, l’onorevole e già sindaco di Marsala, Giulia Adamo, ha inviato una nota all’assessore regionale alle Infrastrutture, all’attuale sindaco Massimo Grillo e al presidente del Consiglio comunale Enzo Sturiano, circa l’avvenuta aggiudicazione della gara per la progettazione dei “Lavori di messa in sicurezza e dello studio di viabilità portuale/ extra portuale del Porto di Marsala”. in favore del raggruppamento temporaneo di professionisti (RTP) costituito dalle ditte Modimar srl, Tecnimar, Modimar Project, React e IG & P con sede a Roma, a cui ha fatto seguito, nei giorni scorsi, la sottoscrizione del relativo contratto d‘appalto, che prevede un ribasso d ‘asta del 40% e quindi una economia di circa 480.000,00 euro.

Lo stato di degrado e di pericolosità in cui è costretta ad operare la marineria marsalese è estremo – scrive la Adamo per conto del movimento civico: l’Ufficio Circondariale Marittimo ha rilevato una profondità tra i 4,5 e i 5 metri, per cui il porto storico della quinta città della Sicilia, che è il porto dei Woodhouse, dei Florio, dello sbarco di Garibaldi, è stato declassato e rischia l’inagibilità, almeno per le attività legali, mentre, così come emerso da recenti indagini delle Autorità competenti, il cennato di abbandono del porto favorisce molteplici attività illcite. Inoltre, per quanto riguarda il porto turistico, va sottolineato che da anni le imbarcazioni di una certa stazza non possono entrare e sono costrette a navigare verso altri porti, con grave danno per l’economia della Città. Quest’associazione chiede alle Autorità di volersi adoperare nell’esercizio delle loro rispettive competenze e dei connessi loro poteri affinché l’anzidetta economia (€ 480.000.000,00) venga urgentemente devoluta con destinazione vincolata al dragaggio delle aree portuali maggiormente utilizzate, al fine di garantire la sopravvivenza delle attività legali della marineria marsalese, nelle more che si definisca il progetto per la riqualificazione del porto e che vengano messe in cantiere le opere dallo stesso previste.

Si ribadisce, infine, la necessità di individuare i fondi necessari al finanziamento dell’opera in questione e a tal proposito, si ritiene utile rammentare che un Progetto esecutivo per la messa in sicurezza del Porto di Marsala, redatto dal Genio Civile delle Opere Marittime su incarico della Regione Siciliana (ancora facilmente reperibile sul sito web del Ministero al Territorio e Ambiente) era stato oggetto di finanziamento per un importo di € 49.000.000,00 nell’ambito del “Patto per lo sviluppo della Sicilia” (Patto per il Sud), con deliberazione n. 344 del 29 dicembre 2015. La misteriosa e incomprensibile “scomparsa” del progetto in argomento, già munito delle autorizzazioni necessarie a renderlo cantierabile, e già in fase di approvazione da parte del Ministero del Territorio e Ambiente, è una triste pagina della politica marsalese che i cittadini stanno pagando a caro prezzo. Confidiamo sul positivo riscontro alla presente, anche in considerazione della serietà, della competenza e della solerzia che abbiamo avuto modo di constatare nel corso del recente incontro presso l’Assessorato delle Infrastrutture e della Mobilità, certi che l’intervento proposto potrà nell’immediatezza dare ristoro alla città di Marsala, per i gravi danni subiti”.

redazione

Condividi