Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Marsala, Sara Quittino, ha inflitto una pena di cinque anni e due mesi di reclusione a Giuseppe Rallo, 29 anni, originario di Marsala. L’uomo, il 16 luglio dello scorso anno, alla periferia della città, ha investito con la propria auto l’ex compagna (le cui iniziali sono L. F., di 24 anni) che si trovava su un monopattino. Secondo quanto sostenuto dalla parte civile, l’investimento sarebbe stato volontario. L’accusa iniziale di tentato omicidio è stata successivamente derubricata a lesioni personali gravi.
L’incidente ha causato alla giovane fratture scomposte a una gamba e al bacino, oltre a una lesione a un rene. Qualche mese prima, la donna aveva lasciato la casa condivisa con Rallo, da cui ha avuto due figli, a causa, sembra, di ripetuti episodi di maltrattamento. Dopo la denuncia ai carabinieri, Rallo è stato arrestato. Il 29enne è stato giudicato colpevole anche di appropriazione indebita, avendo sottratto lo scooter della donna, secondo l’accusa. Il processo, svolto con rito abbreviato, ha visto il pubblico ministero Roberto Piscitello richiedere una condanna di cinque anni e sei mesi. Oltre alla reclusione, Rallo dovrà sostenere le spese processuali e risarcire i danni all’ex compagna, il cui ammontare sarà stabilito in sede civile. La donna, rappresentata dall’avvocato Vincenzo Forti, si è costituita parte civile insieme all’associazione “Casa di Venere”, assistita dall’avvocatessa Roberta Anselmi, che segue sempre molto da vicino tematiche legate alla violenza sulle donne.