I segretari del Sindacato Generale Scuola di Trapani e Castelvetrano intervengono su l’annoso problema del riconoscimento delle feste patronali che interessano il personale scolastico. Le feste patronali garantiscono ai lavoratori che operano nella città in cui si celebra il patrono il diritto a un giorno festivo retribuito, come avviene per le festività nazionali. Per quanto riguarda il settore scolastico, il CCNL Scuola – come affermano i sindacalisti – prevede quattro giornate festive, tra cui la ricorrenza del patrono della località dove il personale presta servizio. Questa festività viene considerata un giorno di riposo se cade in un giorno lavorativo, con la retribuzione di una normale giornata lavorativa. La legge 937/1977 garantisce il rispetto di queste festività per il personale scolastico.
“Esempio: un dipendente che vive in una città diversa da quella della sede dell’istituto non percepirà la festività del patrono del suo luogo di residenza, ma solo quella della sede di lavoro. Quando il giorno del patrono coincide con un sabato o una domenica, la festività diventa ‘non goduta’ e viene comunque conteggiata in busta paga. Chi lavora nel giorno della festa riceve una retribuzione maggiorata per lavoro festivo. Le feste patronali sono le manifestazioni più antiche e radicate della cultura italiana. Si tratta di celebrazioni religiose dedicate ai santi protettori delle varie città e dei vari paesi, e che diventano, spesso, occasione di aggregazione sociale”, concludono Giovanni Oliva e Francesco Napoli.