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L’associazione mazarese “Corro per Dà” compie 7 anni: la disabilità affrontata col sorriso

Ha compiuto sette anni nello scorso mese di ottobre Corro per Dà, l’associazione di promozione sociale nata nel 2017 per volere di Giovanni Pomilia e Graziella Quinci genitori di Daniele Pomilia, ragazzo ormai 22enne nato con una grave disabilità.Un’idea nata per caso – ci spiega il presidente Giovanni Pomilia –, non è facile affrontare la vita dopo che ti si presenta davanti una situazione inaspettata. Eravamo giovani, l’abbiamo affrontata in maniera serena e tranquilla con la forza del sorriso di Daniele. Io mi occupavo di calcio, mia moglie correva le sue prime mezze maratone. Un giorno portando Daniele a vedere sua mamma, le ho lasciato la carrozzina e lo ha accompagnato fino all’arrivo. Quei 20 metri fatti da Daniele insieme alla mamma sono stati per lui e per la gente un momento bellissimo. Daniele ha iniziato a sorridere e alzare la sua manina, come ad avere un senso di libertà”. Da qui l’idea di far sentire il vento sulla faccia di Daniele, con la fondazione di un’associazione che ormai non si occupa più solo di situazioni locali.

Questo è l’orgoglio reale della mia vita – prosegue Pomilia –, con mia moglie e i miei amici la stiamo portando avanti con tanta passione. Ciò che mi trasmette Daniele e che riusciamo a trasmettere con l’associazione è qualcosa di importante. Io spero sempre che il messaggio arrivi e non deve essere di compassione perché vedi il ragazzino in sedia a rotelle, ma vedere la forza che può avere un ragazzo nell’affrontare questa situazione. Sono orgoglioso di ciò che abbiamo fatto, di mio figlio e della mia famiglia per come viviamo questa nuova vita cominciata 22 anni fa”.

“Spesso – spiega ancora Giovanni Pomilia – mi chiedono ‘come fai a sorridere dopo questa sfortuna?’ Io non la chiamo sfortuna. E poi cosa cambia tra non sorridere e sorridere? Daniele è diventato un emblema della disabilità a Mazara, lo dico con orgoglio. Lui è felice nel suo mondo, noi nel fargli vivere la vita in questo modo. Voglio trasmettere il valore del sorriso e Daniele vuole che si sorrida insieme a lui, non avete idea di quante persone si avvicinino a lui anche solo per una foto. A volte non so neanche chi siano, però lo conoscono tutti”. L’orgoglio e l’emozione del padre del ragazzo sono tangibili: “Daniele è il maestro di vita mio, di mia moglie e delle mie figlie. Ora lo è diventato anche per i suoi insegnanti, da cui riceviamo video e complimenti. Lui non ha più una classe, è in tutte le classi. Tutti sono amici suoi, amici nostri. Il risultato raggiunto è importante per noi e per il messaggio che vogliamo trasmettere anche alle persone che vivono una situazione del genere”. Alle recenti Paralimpiadi di Parigi c’è stata la prima medaglia paralimpica targata Corro per Dà: “Tutto nato grazie a un amico di Varese, Roberto Bof, parte integrante della nostra vita. Lo abbiamo conosciuto per caso durante un premio e ci ha chiesto ‘possiamo fare sciare Daniele?’. Sul momento ci siamo sentiti presi in giro, ma Daniele è stato portato in montagna, ha sciato ed è nata la collaborazione con quest’associazione, la Sestero. Bof quest’anno ha accompagnato un gruppo di disabili alle Paralimpiadi, dei ragazzi ciechi con il tandem in bici che non volevano andare. Gli ha regalato una maglia Corro per Dà dicendogli che avrebbero conquistato una medaglia ed è arrivato il bronzo. Alla premiazione Bof era con la maglia Corro per Dà, la medaglia vicina al nostro logo”.

I testimonial di spessore per Corro per Dà non mancano, da Roberto Baggio a Bebe Vio, da Ruud Gullit a Sandro Tonali e tanti altri. “La cosa bella è che la stanza di Daniele è piena di maglie di squadre di Serie A ma non solo. Adesso è arrivata una maglia della Nazionale del Costa Rica. Maglie originali, firmate dai calciatori, ormai Daniele è tifoso di tutte le squadre. Ultimamente è arrivato un borsone da Milanello, tuta e materiale sportivo. Questo grazie a questi campioni. A volte si pensa che facciano il video e basta, non è così perché danno un aiuto morale e concreto”.

redazione

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