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Il Tribunale del Malato lancia l’allarme: all’ospedale di Mazara serve la Rianimazione

Che l’ospedale Abele Ajello di Mazara del Vallo non stia vivendo un periodo particolarmente florido non è una novità. E al netto di inaugurazioni o interventi perfettamente riusciti, a fare da contraltare sono la mancanza di personale con alcuni reparti praticamente al collasso oltre alla stessa mancanza di reparti che fanno del nosocomio mazarese un DEA di I livello soltanto sulla carta. E così nei giorni scorsi Natale Russo, coordinatore del Tribunale per i Diritti del Malato – Cittadinanzattiva di Mazara del Vallo, è tornato a parlare per chiarire quali sono le condizioni in cui versa l’ospedale. Russo chiede a gran voce l’istituzione di un reparto di Rianimazione, ritenuto fondamentale. La richiesta fa riferimento a una recente operazione avvenuta proprio all’Abele Ajello, un intervento di rimozione di un carcinoma del colon brillantemente eseguito dall’equipe chirurgica.

“Apprendiamo con grande soddisfazione – ha scritto Russo attraverso una nota – dell’ottimo risultato ottenuto da questo staff medico, che è riuscito ad asportare un tumore avanzato del colon tramite una complicata operazione chirurgica in laparoscopia. Non possiamo fare a meno di notare però che subito dopo l’operazione il paziente è stato trasferito d’urgenza presso il reparto di Rianimazione dell’ospedale di Castelvetrano. Immaginate voi, ancora intubati, dopo un intervento oncologico, come vi sentireste ad essere trasportati in ambulanza presso un altro presidio ospedaliero, con tutto il disagio e i rischi che ne conseguono?”. Una richiesta ormai datata nel tempo, un problema annoso che puntualmente negli anni si è ripresentato in diverse circostanze, ma i dialoghi con la dirigenza dell’Asp non ha mai portato in questo lasso di tempo a vedere accolta la richiesta: “Questo ci riporta indietro – prosegue il coordinatore del Tribunale del Malato –, è da cinque anni che chiediamo ininterrottamente ai vari direttori dell’Asp di Trapani, l’istituzione di un reparto di Rianimazione nell’ospedale Ajello di Mazara”.

La richiesta appare giustificata e motivata, secondo Natale Russo. “Una volta che c’è la Chirurgia, deve esserci anche la Rianimazione, una volta che un paziente subisce un’operazione importante, delicata o pericolosa, costringerlo ad uno spostamento presso un altro ospedale costituisce un’eresia. Avere una Unità operativa complessa (Uoc) di Chirurgia, implica avere anche un reparto di Rianimazione per un ospedale che, ricordiamolo, è classificato come Dea di Primo livello e quindi dovrebbe avere l’Uoc di Chirurgia, di Anestesia e di Rianimazione”. La speranza è che l’ennesimo appello non rimanga inascoltato e che presto il nosocomio mazarese sia un DEA di I livello anche dal punto di vista operativo: “Ci è stato detto più volte – ha concluso Russo – che i fondi per la Rianimazione a Mazara ci sono e sono stati stanziati, ci hanno fatto delle promesse, ma nulla di concreto si è visto fino ad ora. Cogliamo l’occasione di questa bella notizia sull’intervento chirurgico andato a buon fine, per rivolgerci a Ferdinando Croce, attuale direttore dell’Asp di Trapani, certi che questa nostra ulteriore segnalazione possa finalmente produrre il risultato sperato”.

Luca Di Noto

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