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Verrà intitolata una strada all’editore trapanese Salvatore Coppola

Si è concluso favorevolmente l’iter avviato dall’amministrazione comunale di Trapani per la intitolazione di una strada all’editore trapanese Salvatore Coppola, deceduto il 30 ottobre del 2013.
La Prefettura di Trapani, acquisito il prescritto parere della Società italiane per la Storia Patria di Palermo, ha dato il via libera al decreto del Sindaco Tranchida su proposta dell’ assessore ai SSDD Abbruscato, di intestare l’area compresa fra via Francesco Petrarca e via Gabriele D’Annunzio a Salvatore Coppola, luogo che per oltre venti anni ha visto fra i suoi edifici , in via Michele Amari, la sede della casa editrice, polo di promozione culturale per Trapani e la Sicilia, punto di riferimento per la diffusione dei valori della legalità con la pubblicazione di libri e l’organizzazione di eventi. Con uno sguardo attento al territorio, agli scrittori contemporanei e ai temi dell’antimafia.Un progetto che ha coinvolto scrittori americani, come Anthony Fragola e Gaetano Cipolla , artisti internazionali come Nicolò D’Alessandro, talenti della scrittura e della musica come Marilena Monti, intellettuali come Giacomo Pilati, Salvatore Mugno, Rocco Fodale, Daniela Gambino, Ninì Ferrara, Salvatore Di Marco, Ignazio Apolloni, Augusto Cavadi, Mario Di Caro e tanti altri.Una rete internazionale per tessere le maglie sottili del cambiamento.Salvatore Coppola, in tanti lo conoscevano con il soprannome di Licchia, ha dato alle parole un senso etico eccezionale.

A lui si deve la collana dei “Pizzini della legalità”, nati subito dopo la cattura del boss Bernardo Provenzano per dare voce ai familiari delle vittime di mafia come Pina Maisano Grassi, Michele Costa, Giovanni Impastato, Margherita Asta, piccoli block notes di 40 pagine che testimoniano e divulgano i valori dell’antimafia. Nel 2009 ha ricevuto il premio Giovanni Falcone per il suo impegno contro la mafia.
Nel 2010 Coppola ha allargato questa sua rete ai ragazzi di Scampia, donando loro una stampante con cui fabbricare in proprio i “pizzini” contro la camorra. Un gesto meraviglioso e coraggioso al tempo stesso. Quei ragazzi , lo hanno ricompensato rilevando la sua casa editrice.
Nelle prossime settimane si svolgerà la intitolazione ufficiale.

redazione

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