Con l’approvazione del Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2025-2027, Trapani si prepara a a guardare al futuro. Dal nuovo parco urbano a Punta Tipa alla ciclovia e al progetto “Trapani Green,” il piano disegna un futuro più sostenibile e connesso, coinvolgendo un investimento complessivo di oltre 215 milioni di euro per il triennio.
Nel nuovo piano approvato dalla Giunta lo scorso 18 ottobre, vengono delineati una serie di interventi cruciali per la riqualificazione e lo sviluppo della città. Il documento, che rappresenta un pilastro della gestione finanziaria e operativa comunale, prevede un investimento complessivo di circa 215 milioni di euro. Di questi, 23 milioni sono destinati al 2025, quasi 102,5 milioni al 2026 e circa 55 milioni al 2027, con un ulteriore impatto sulle annualità future di 34 milioni di euro. Tra le priorità emergono progetti legati alla sostenibilità, alla valorizzazione del patrimonio storico e alla rigenerazione urbana.
Parco Urbano a Punta Tipa e Tonnara San Giuliano
Uno dei progetti di punta è la creazione di un parco urbano nella zona di Punta Tipa, il cui completamento è previsto per il 2027, con una spesa complessiva di 5,2 milioni di euro, distribuita su più annualità. Il parco intende offrire ai cittadini un nuovo spazio verde dedicato allo svago e alla socialità, ed è stato possibile grazie a un impegno per ottenere il finanziamento e il parere favorevole del comitato tecnico-scientifico. L’assessore ai Lavori Pubblici, Enzo Guaiana, ha dichiarato: “Il Piano Triennale 2025-2027 delle opere pubbliche, approvato in Giunta il 18 ottobre, è un programma di carattere generale che individua priorità strutturali e obiettivi economici. Grazie all’impegno profuso, contiamo di avviare i lavori per il Parco Urbano entro il 31 dicembre 2025, dopo l’approvazione del progetto esecutivo”.
Interventi su Torre di Ligny e Palazzo Lucatelli
Tra le opere in calendario figura anche il restauro di Torre di Ligny, storico simbolo della città, per il quale si prevede un investimento di circa 180 mila euro destinato alla manutenzione. Nel frattempo, proseguono i lavori di recupero e rifunzionalizzazione di Palazzo Lucatelli, un progetto già in itinere da oltre un anno e mezzo, con un residuo di 200 mila euro stanziato per il 2025, e ulteriori cofinanziamenti da reperire: 3 milioni nel 2026 e 2,8 milioni nel 2027, per il completamento dell’edificio.
Asilo nido e Edilizia scolastica
L’attenzione alle esigenze sociali si manifesta nella costruzione di un nuovo asilo nido in via Francesco De Stefano, con un finanziamento di 1,44 milioni di euro per rispondere alle esigenze di una zona in espansione. “Il nostro obiettivo è avviare entro il 2025 la costruzione dell’asilo nido, che sorgerà in un’area di nuova espansione”, ha aggiunto Guaiana. Inoltre, sono previsti interventi di manutenzione straordinaria per il plesso scolastico di via Capitano Verri (180 mila euro circa) per garantire spazi sicuri e accoglienti per gli studenti.
Trapani Green e la Ciclovia
Il programma include il progetto “Trapani Green,” destinato a potenziare le aree verdi urbane, e l’installazione di un nuovo sistema di videosorveglianza, entrambi previsti entro il 2025. La realizzazione di una ciclovia, con un investimento di 1,4 milioni di euro, evidenzia l’impegno verso una mobilità sostenibile e la creazione di percorsi sicuri per ciclisti e pedoni. Si tratta di un percorso ciclabile innovativo che andrà ben oltre una pista tradizionale: collegherà il lungomare Dante Alighieri fino a Piazza Vittorio Emanuele, estendendosi poi lungo via Libica fino al confine con Paceco. Finanziata con 1,4 milioni di euro e prevista per il 2026, la ciclovia offrirà ai ciclisti un percorso immerso nel territorio. La ciclovia sarà accessibile anche grazie al sistema di bike sharing previsto, con stazioni di ritiro e riconsegna delle biciclette in diversi punti del percorso. Questo permetterà una fruizione più flessibile e immediata della rete ciclabile, e darà accesso a nuove aree verdi e culturali, tra cui un potenziale “museo a cielo aperto” nella Riserva delle Saline. Lungo il percorso, i visitatori potranno scoprire mulini storici e imparare il ciclo di produzione del sale, contribuendo a fare della ciclovia un’attrazione turistica integrata.
Il progetto BRT (Bus Rapid Transit)
Il progetto BRT (Bus Rapid Transit) di Trapani mira a migliorare la mobilità sostenibile e ridurre il traffico in città. Questo sistema di trasporto rapido, parte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), è finanziato con circa 2,7 milioni di euro e si avvale di tecnologie all’avanguardia per la gestione del traffico. Il percorso collegherà punti strategici, come Piazza Martiri D’Ungheria e la Madonnina di Viale Regina Elena, riducendo il tempo di percorrenza a soli 10 minuti. Il progetto mira a offrire un’alternativa rapida e affidabile al trasporto privato, contribuendo a una significativa riduzione delle emissioni.
“Il futuro è questo – sottolinea l’assessore Guaiana – abbiamo una visione diversa da chi non vuole cambiare le cose in questa città il cui unico interesse è non migliorare nulla e lasciarla sempre più indietro”. Il BRT intende non solo agevolare chi si sposta per lavoro o shopping ma anche trasformare Trapani in una città più moderna e sostenibile, rispondendo alle necessità di cittadini e turisti, diminuendo la dipendenza dalle auto private.
Riqualificazione del Cimitero Comunale e altri interventi di manutenzione
Per il cimitero comunale sono stati stanziati 300 mila euro, destinati a interventi urgenti di manutenzione straordinaria per arginare il degrado delle strutture. Inoltre, il piano triennale comprende vari interventi di manutenzione straordinaria su strade, parcheggi e immobili comunali, che verranno finanziati tramite gli oneri di urbanizzazione, man mano che i fondi diventeranno disponibili.
Social Housing in Via Roma
Un altro progetto importante è il “social housing” in via Roma, che mira a fornire alloggi a canone agevolato per le fasce di popolazione più vulnerabili. L’iniziativa risponde alla crescente domanda di abitazioni accessibili in città, valorizzando al contempo il patrimonio immobiliare pubblico.
Iter Burocratico e Prossimi Passi
Con l’approvazione della Giunta, il Piano Triennale entra ora nella fase finale dell’iter burocratico. Il prossimo passaggio sarà la trasmissione del documento al Consiglio Comunale per l’approvazione definitiva. Una volta approvato dal Consiglio, il programma sarà pubblicato all’Albo Pretorio e sul sito istituzionale, rispettando così i requisiti di trasparenza e informazione pubblica. Seguirà un periodo di consultazione di 30 giorni, durante il quale cittadini e stakeholders potranno presentare eventuali osservazioni. Al termine di questo periodo, la versione finale e definitiva del programma, comprensiva dell’elenco annuale dei lavori, verrà pubblicata nuovamente sul sito del Comune e nella Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici, garantendo la massima trasparenza e l’accessibilità ai dati in formato open data.
L’assessore Enzo Guaiana ha concluso: “Questi sono ulteriori traguardi e obiettivi che l’amministrazione si pone, che si aggiungono ai lavori già iniziati, come quelli nelle scuole e altri appalti già avviati. Andiamo avanti con determinazione per una Trapani sempre migliore, sostenibile e attenta ai bisogni di tutti”.
Piano Triennale delle Opere Pubbliche: Lo Sguardo dell’Opposizione Consiliare
“Non diciamo no a questo Piano delle Opere pubbliche per il semplice gusto di farlo – esordisce il consigliere comunale Giuseppe Guaiana -. Anche se dai banchi dell’opposizione vogliamo certamente contribuire al benessere e alla crescita della città di Trapani, al di là di divisioni politiche e personali. E vi spiego dunque perché l’atto approvato dalla Giunta, pur se ambizioso e certamente in grado di attrarre nuovi finanziamenti, rischia di apparire come un “libro dei sogni.” Apprezziamo ogni contributo economico per il nostro territorio, ma ci aspettiamo una pianificazione oculata, che non rincorra il semplice impiego di fondi senza un’attenta progettazione. Trapani, oggi, è segnata da una carenza nelle manutenzioni ordinarie e nei servizi di base: crediamo sia prioritario consolidare le piccole cose, essenziali alla vivibilità quotidiana, prima di lanciarsi in grandi opere.
Nel dettaglio, su due progetti strategici, noi dell’opposizione non possiamo esimerci dall’esprimere alcune riserve.
Via G.B. Fardella: Verso un Boulevard Verde?
Abbiamo appreso dell’intenzione di modificare l’arteria principale della città, via G.B. Fardella, con l’obiettivo di promuovere l’uso dei mezzi pubblici. Questa visione ha un potenziale interessante, e immagino la via trasformata in una sorta di boulevard cittadino, magari con un sistema di trasporto pubblico su rotaie o un moderno BUS/TRAM, che percorra avanti e indietro l’intera arteria, con soste programmate presso semafori e attraversamenti pedonali. Questo mezzo potrebbe diventare un simbolo della mobilità sostenibile e di un nuovo modo di vivere Trapani, con un’area di sosta per i veicoli nell’attuale ex deposito SAU, oggi inutilizzato.
L’idea di “mettere il verde” è condivisibile, ma dovrebbe essere accompagnata da una pianificazione rispettosa e funzionale. Trasformare la via Fardella in un percorso alberato e fruibile per i pedoni è una priorità, ma non deve tradursi in interventi improvvisati o soluzioni poco coordinate, come già abbiamo visto con i percorsi tattili. Bisogna evitare sperimentazioni poco ponderate.
La Pista Ciclabile sul Lungomare: Criticità e Potenzialità
Anche l’ambizioso progetto della pista ciclabile sul lungomare Dante Alighieri merita qualche considerazione. L’attuale configurazione, a nostro parere, riduce troppo la carreggiata di un tratto stradale vitale per la città, senza però rispondere pienamente alle necessità dei cittadini.
Sarebbe stato auspicabile estendere questo progetto verso Nord, includendo un rifacimento dei marciapiedi e una manutenzione del lungomare che aumentasse l’ampiezza della strada. Questo intervento, oltre a facilitare il passaggio delle auto, potrebbe agevolare anche l’accesso al centro storico attraverso Piazza Mercato del Pesce. Immagino un lungomare che accolga i cittadini e i visitatori in un contesto di verde curato, accompagnandoli verso lo spettacolo dei nostri tramonti, invece dei soli blocchi divisori e del manto blu previsto. Purtroppo, ad oggi il progetto sembra trascurare queste possibilità, limitandosi ad interventi di separazione senza un’adeguata integrazione estetica o funzionale.
In conclusione, come opposizione, ribadiamo la nostra apertura a progetti innovativi, ma chiediamo attenzione e ascolto per assicurare che ogni intervento risponda realmente ai bisogni di Trapani. Prima delle grandi opere, è fondamentale che le piccole cose funzionino”.