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Operazione Scrigno, la Corte d’Appello chiede la condanna a 15 anni per Paolo Ruggirello

Quindici anni di carcere per associazione mafiosa. La richiesta, in Corte d’Appello del pubblico ministero Rita Fulantelli per l’ex deputato regionale Paolo Ruggiello coinvolto nell’operazione denominata Scrigno. In primo grado, l’esponente del Pd era stato, invece, condannato a dodici anni ma per concorso esterno in associazione mafiosa.

Chiesti otto anni per l’ex consigliere provinciale Vito Mannina e per l’ex consigliere comunale di Erice Alessandro Manuguerra.

L’operazione Scrigno dei carabinieri portò alla luce l’intreccio tra mafia e politica nel Trapanese. Ruggirello avrebbe fatto gli interessi di Cosa Nostra, sottolineando che sono stati i politici, in cerca di consensi elettorali, a cercare il sostegno di Cosa Nostra. Vito Mannina avrebbe chiesto il supporto del boss Pietro Virga per reperire voti per la figlia Simona candidata al Consiglio comunale di Erice, mentre Alessandro Manuguerra, attraverso il padre, si sarebbe rivolto a Franco Orlando sempre per la stessa finalità. La sentenza sarà emessa entro la fine dell’anno. In primo grado – il verdetto venne emesso dal tribunale di Trapani nell’aprile del 2023 – la pena più severa, 21 anni di carcere, era stata inflitta all’anziano “consigliere” del mandamento mafioso di Trapani, Antonino detto Nino Buzzitta, ritenuto, dagli inquirenti, vicino ai capimafia , i fratelli Virga. Sedici anni all’agrigentino Vito D’Angelo che avrebbe messo su una cellula di cosa nostra a Favignana. Dodici anni per Vito Gucciardi. Un anno e otto mesi per Vito Mannina. Un anno, infine, per Alessandro Manuguerra.

redazione

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