Categorie: AperturaApertura homeEconomiaIntervisteMarsalaSportTrapani

Trapani-Marsala tra squali e delfini. L’Antonini pensiero: intervista al Presidente degli Shark

Grazie per il tempo che ci dedica. Immagino le abbiano raccontato del detto “si Marsala avisse u porto, Trapani fusse morto”. Un campanilismo che ancora vive di antipatie legate allo sport e che vede le due città contrapposte anche da diversi atti aspetti, in politica come nell’economia. E poi è arrivato lei ed è entrato a gamba tesa sulla questione aeroporto alimentando, involontariamente, le contrapposizioni fra le due città. Eppure, mi risulta che lei a Marsala vada spesso, mi dicono di averla vista spesso in un noto ristorante… La possiamo considerare una sorta di ambasciatore di pace fra le due città?

“Beh, intanto facciamo delle premesse. L’aeroporto è un bene della Regione. Il legame con Marsala è rappresentato da un cittadino, il Signor Ombra, che è stato nominato dalla Regione a dirigere AIRGEST. E’ un bene che in realtà appartiene a tutta la provincia ma la cui attuale gestione rappresenta un clamoroso freno allo sviluppo del territorio che vorremmo tutti. Personalmente adoro Marsala così come Trapani: è una stupenda cittadina la cui storia è lunga ed importante altresì e gode di una splendida posizione strategica. Il campanilismo è solo legato al calcio per quello che ne capisco io, perché per esempio nel Basket abbiamo molti abbonati che vengono proprio da Marsala.

Spero che una crescita importante di Trapani dal punto di vista sportivo sia uno sprone anche a Marsala per una crescita che sia significativa su tutti i fronti, in modo da creare le condizioni per uno sviluppo omogeneo dell’intera provincia. E’ inoltre evidente che alcuni giornalai del territorio, oramai ben noti ai più sia a Marsala che a Trapani, hanno con il tempo alimentato queste divisioni, probabilmente più per interessi personali che altro ma spero e sono convinto che le mie esternazioni di disprezzo totale che provo verso di loro ed i miei investimenti e risultati ottenuti in pochissimo tempo abbiano aperto gli occhi ai più dimostrando che, alla fine, al mancato sviluppo in linea con le esigenze europee del territorio trapanese marsalese hanno contribuito anche questi personaggi che con il loro raccontare sempre e solo di quanto il territorio fosse pericoloso hanno di fatto allontanato per decenni chiunque volesse avvicinarsi per investire e cercare di migliorare la qualità di vita dell’intera provincia trapanese”.

Non tergiversiamo. Aeroporto. È interessato o no?

Ovviamente sono interessato ma non essendo attualmente in vendita mi posso limitare a controllare e verificare che le cose migliorino. L’episodio dei giocatori della Juventus mandato in onda in mezzo mondo è un dramma sociale che si ripercuote su tutta la provincia e palesa l’inefficienza anche organizzativa. Sono immagini che abbiamo visto in questi giorni in Libia, Paese che viene da 10 anni di guerre interne. Non mi risulta che Birgi sia sito in un territorio in guerra… Il mio interesse è a doppio filo legato agli investimenti che sto facendo e che non possono prescindere da un upgrade gestionale e di visione di Birgi, come polo aeroportuale indipendente da Palermo ma senza creare competizione semmai integrazione, per ospitare quelle tratte ad oggi scoperte o poco coperte per dare al territorio la possibilità ricettiva che merita. Ma ovviamente lo sviluppo dovrebbe riguardare un parcheggio organizzato e diversificato, un fondamentale sviluppo del settore aerei privati sempre più usati oramai in tutto il mondo e un accordo a 360 gradi anche con l’Aeronautica Militare per consentirne sempre l’uso in coabitazione ma presentando anche a loro i benefici reali di un potenziamento robusto dell’aeroporto. Sogno una Olbia in Sicilia, proprio a Birgi. Io ci credo e tu?”.

E sulla portualità che mi dice?

Il porto di Trapani e quello di Marsala oggi sono sfruttati sì e no al 20% delle loro possibilità. La clamorosa e favorevole posizione geografica della provincia trapanese dovrebbe fungere da attrazione crocieristica molto più diffusa e diversificata, dovrebbe prevedere il sorgere di Marine più moderne e integrate con sistemi ricettivi di ristorazione di primo livello per avere la possibilità di diventare un hub insieme al nuovo BIRGI dell’intero panorama del Mediterraneo”.

Valerio Antonini

Sembra avere buoni rapporti con i sindaci di Trapani e di Erice. Il Sindaco di Marsala non credo di poterlo annoverare fra quelli che hanno rapporti costanti con lei. Da cosa dipende?

“Semplicemente con Tranchida e Toscano ho avuto costanti rapporti “istituzionali” legati alle attività sportive e ai miei interessi sullo sviluppo delle aree adiacenti agli impianti. Entrambi sono direttamente coinvolti nella crescita sia del basket che del calcio, visto l’enorme afflusso di tifosi nelle ultime uscite, sia per l’esigenza di una trasformazione del territorio dal punto di vista urbanistico proprio per prepararsi all’arrivo nel prossimo futuro di un numero sempre crescente di sportivi anche da fuori la Sicilia e che dovranno essere in grado di usufruire di una Città che potrà dare tutto quello che oggi una Città Europea deve offrire. Con il Sindaco di Marsala non ci siamo mai conosciuti ma non ho alcuna preclusione nei suoi confronti. Ho constatato che Marsala ha evidentemente una situazione generale difficile che l’attuale gestione non è stata in grado di migliorare come promesso in campagna elettorale e per questo spero che in futuro, chiunque sia il Sindaco a venire, possa realizzare quello di cui Marsala necessita. Vedo bene una donna alla guida di Marsala, donne verso cui dobbiamo riporre sempre più fiducia perché più difficili da corrompere, come dimostra la differenza di casi simili in cui sono coinvolti uomini e donne e perché a livello europeo la presenza di donne alla guida di Paesi e addirittura della finanza europea ne certifica l’assoluta capacità”.

Senta, Trapani è Shark e Marsala?

Diciamo che, se i Trapanesi li ho convertiti in Squali famelici di vittorie, i Marsalesi spero possano diventare dei magnifici Delfini per un ecosistema di rispetto tra le parti ma ognuno con la sua dignità, classe ed eleganza. Le tre caratteristiche per fare del territorio trapanese un vanto nazionale per attrarre turismo nei prossimi 15 anni.

Per quanto, invece, riguarda il rapporto tra Shark e Marsala, posso dire che il Basket in serie A è un bene assoluto per l’intera regione siciliana, ho ripetuto più volte che gli Shark sono una squadra regionale più che locale e quindi anche Marsala ne viene coinvolta in maniera positiva con un interesse importante nel seguire la nostra squadra. Spero di poter aprire a Marsala un punto Trapani Shark per poter diffondere anche più fortemente quel Brand ed aprire la possibilità una volta realizzato il progetto del nuovo Palashark da oltre 10 mila posti, di attingere dal territorio marsalese una significativa quantità di nuovi tifosi”.

Carmela Barbara

Condividi