Oggi, lunedì 21 ottobre, udienza fiume avanti la corte di assise di Trapani nel processo per la morte del marsalese Antonino Titone.
Era previsto l’esame dell’imputato Parrinello, il quale, ha deciso di non sottoporsi al fine di protestare avverso la decisone della Corte di Assise di non farlo presenziare fisicamente in udienza ma ascoltarlo in video collegamento.
Al rifiuto del Parrinello, manifestato attraverso una sua nota scritta, la Corte lo ha dichiarato decaduto dall’esame.
Successivamente sono stati sentiti due testimoni, soggetti della Polizia Scientifica di Roma.
Gli stessi hanno attraverso delle sofisticate tecniche rilevato tutte le tracce di sangue all’interno della abitazione del Titone, luogo dell’omicidio, differenziando i vari tipi di traccia ematica.
Essendo stata l’azione molto cruenta le tracce erano molteplici e pertanto l’esame delle stesse molto lungo e particolareggiato.
I testimoni hanno rappresentato anche una ipotesi circa le dinamiche dell’azione, che si è protratta per oltre 15 minuti.
Successivamentehanno rappresentato con grafica 3D la ricostruzione dei fatti direttamente in aula attraverso un proprio sistema.
Le parti processuali difesa e parte civile e PM hanno chiesto diversi chiarimenti ai due testimoni e pertanto l’udienza si è protratta per circa quattro ore.
La prossima udienza per l’esame dell’imputata Scandaliato è fissata per il 4 novembre.
A difende gli imputati sono gli avvocati Gaudino e Fratelli, mentre la parte civile è assistita da Cimiotta.