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Safina: “Le somme per gli agricoltori siciliani non ci sono più ridistribuire subito le risorse”

Sono 10 gli emendamenti che ho presentato alla manovra finanziaria in discussione da domani all’Assemblea regionale siciliana per garantire il supporto ai viticoltori, duramente colpiti dalla crisi economica e climatica nel 2022/2023. Nonostante i 25 milioni di euro promessi per il biennio 2024/2025, questi fondi sono spariti, lasciando il comparto agricolo senza ristoro. Il Fondo Sicilia, gestito dall’Irfis, è ormai esaurito e bisogna trovare subito una nuova soluzione. Accanto ai viticoltori, anche gli allevatori sono stati abbandonati”. Con queste parole, Dario Safina, deputato regionale del Partito Democratico, attacca il governo Schifani, accusandolo di aver disatteso le promesse fatte al settore agricolo siciliano. Anche “I Guardiani del Territorio” con una nota giorni fa, avevano accusato la stessa mancanza di coperture finanziarie che avrebbero dovuto esserci.

La situazione è insostenibile. I 25 milioni destinati a sostenere i produttori, che affrontano gli effetti devastanti di peronospora e siccità, non sono mai arrivati. Questo è inaccettabile” afferma con forza Safina che propone di redistribuire le risorse, recuperando 10 milioni dall’articolo 3 e 2,5 milioni dall’articolo 2 per fronteggiare l’emergenza nel settore vitivinicolo e assegnare i primi risarcimenti a partire da quest’anno. “Se il governo non interviene subito, ci ritroveremo non solo con una crisi produttiva, ma anche con una grave crisi sociale”.

Tra le sue proposte, anche quella di un contributo di 4 milioni di euro a favore delle cantine sociali, in difficoltà per l’aumento dei costi fissi e la carenza di ammassi. “Questi fondi sono essenziali per salvaguardare le aziende e l’economia agricola siciliana” aggiunge. “Le mie non sono soluzioni definitive, ma un punto di partenza. Il governo deve fare qualcosa di concreto. Se non trova i fondi e non agisce immediatamente, si assuma la responsabilità di questo fallimento”, conclude il deputato, esortando l’esecutivo a rispettare gli impegni presi verso un settore cruciale per l’economia siciliana.

redazione

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