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Il principe Alberto di Monaco arriva a Palermo per il Ciesm, scienziati a rapporto

Il Principe Alberto II di Monaco è arrivato a Palermo per il 43° congresso del Ciesm – Commissione internazionale per l’esplorazione scientifica del Mar Mediterraneo a Palazzo dei Normanni, alla presenza di più di 400 scienziati provenienti da 23 Paesi e riuniti nel capoluogo siciliano per dare “significato e sostanza alla visione del Ciesm come unica e potente alleanza di ricercatori senza frontiere”.

Da oltre un secolo, infatti il Ciesm ha perseguito il suo mandato di promuovere la ricerca collaborativa al di là delle frontiere geopolitiche, federando nel processo migliaia di scienziati marini di tutte le sponde del mare, provenienti da culture diverse, di rispecchiare la nostra ricca e diversificata eredità mediterranea: “La diversità come mosaico di idee. Diversità di soluzioni. Dobbiamo essere fieri delle nostre differenze: finché ci sarà rispetto e dialogo, si produrranno scintille di inventiva e creatività”, ha detto Alberto di Monaco che porta avanti l’impegno del suo Principato per la conservazione dell’ambiente marino sulla base delle conoscenze scientifiche nel Mare Nostrum.

Ad accogliere il Principe allo Steri, il rettore dell’Università Massimo Midiri, alla presenza di Anne Eastwood, ambasciatrice di Monaco in Italia, della direttrice generale del Ciesm Laura Giuliano e di Tidiani Couma, delegato nazionale di Monaco. Il principe ha presieduto l’incontro alla presenza dei componenti della delegazione, per fare il punto sulle recenti attività del Ciesm. Al termine dell’incontro, il principe e la sua delegazione hanno potuto ammirare la tela “La Vucciria” di Renato Guttuso.

Tra la Sicilia e il Principato di Monaco esiste storicamente un forte legame fatto di amicizia e collaborazione. La stessa Università degli studi di Palermo, un paio di anni fa, ha conferito la laurea magistrale honoris causa al principe Alberto II di Monaco per la grande sensibilità che sempre ha dimostrato nei confronti delle tematiche ambientali, soprattutto a quelle legate al bacino mediterraneo e alle regioni polari”. A dirlo è stato il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno, intervenendo al 43esimo congresso del Ciesm.

redazione

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