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Green Valley Pop, dietrofront del Comune di Trapani sui 50mila euro. Barbara lascia la delega agli Eventi

Aumentano le tensioni a Palazzo Cavarretta, a Trapani, dopo la controversa decisione della giunta di revocare il contributo straordinario di 50mila euro destinato al Green Valley Pop Festival, evento clou dell’estate trapanese. La revoca, sancita la scorsa settimana con una delibera, ha scatenato un vero e proprio scontro politico tra maggioranza e opposizione. Tanto che il consigliere comunale dell’Mpa Salvatore Fileccia ha chiesto le dimissioni dell’assessore Emanuele Barbara. E Barbara, profondamente deluso dalla decisione della Giunta comunale, ha rimesso la delega agli Eventi nelle mani del sindaco Tranchida. Ma vediamo nel dettaglio cosa è successo. La vicenda ha origine lo scorso 2 agosto 2024, quando la Giunta di Trapani si è riunita d’urgenza alle 21 per approvare due delibere cruciali. La prima ha riguardato una variazione di bilancio con prelievo dal fondo di riserva del sindaco per trasferire i fondi nel capitolo dedicato agli eventi culturali.

La seconda delibera, approvata nelle ore successive, prevedeva lo stanziamento straordinario di 50mila euro per il Green Valley Pop Festival. Una manovra orchestrata dall’assessore agli eventi, Lele Barbara, per sopperire all’improvvisa rinuncia dell’Atm, la municipalizzata dei trasporti, a sponsorizzare l’evento. Il finanziamento comunale, inizialmente stanziato per scongiurare una riduzione del numero di artisti e per preservare la qualità dell’evento, è stato poi annullato con la recente delibera. La giunta ha giustificato la scelta spiegando che i fondi non sarebbero più necessari, poiché l’Ente Luglio Musicale Trapanese, partecipata del Comune, ha ottenuto un contributo di 49mila euro dall’Assemblea Regionale Siciliana. Con la pubblicazione imminente della delibera regionale sulla GURS (Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana), il Comune ha ritenuto opportuno revocare il precedente impegno, evitando così di attingere ai fondi di riserva.

Esplode la polemica tra maggioranza e opposizione

La decisione non ha mancato di suscitare reazioni forti, soprattutto da parte dell’opposizione consiliare. Il consigliere Salvatore Fileccia ha duramente criticato la decisione dell’amministrazione comunale, definendola “l’ennesima presa in giro” ai danni degli organizzatori del Green Valley Pop Festival e dei cittadini trapanesi. Ha accusato l’amministrazione di voler appropriarsi indebitamente dei meriti per il contributo regionale, dichiarando: “Il Comune di Trapani rischia di compromettere per sempre la sua credibilità nei confronti dei privati. Si illudono gli imprenditori di ricevere un contributo che potrebbe alleggerire i costi di un evento come il Green Valley Pop Festival, salvo poi lasciarli a mani vuote”. Fileccia ha inoltre sottolineato che questa retromarcia scoraggia ulteriori investimenti privati, aggiungendo: “L’amministrazione deve mantenere fede agli impegni presi. Non si può tornare indietro su decisioni così importanti, causando danni sia economici che d’immagine per la città”.

La replica del sindaco Giacomo Tranchida non si è fatta attendere. In una nota stampa, il primo cittadino ha accusato l’opposizione di strumentalizzare la vicenda per fini elettorali, ricordando le difficoltà affrontate dalla sua amministrazione. “Abbiamo affrontato sfide enormi, incluse le difficoltà legate alla pandemia e a un’alluvione devastante, ma siamo riusciti a ottenere centinaia di milioni di euro di finanziamenti, avviando progetti per il rilancio infrastrutturale e sociale della città”, ha dichiarato Tranchida. In merito al Green Valley Pop Festival, il sindaco ha difeso la decisione di revocare il contributo comunale, spiegando: “Che il finanziamento provenga dall’Ente Luglio Musicale o da un altro ente pubblico, non ha alcuna importanza. Ciò che conta è che il festival è stato sostenuto e che continuerà ad avere l’appoggio necessario”. Ha inoltre ribadito che gli investitori e gli organizzatori “troveranno sempre le porte aperte nella mia amministrazione”.

Nel frattempo, l’assessore alla cultura Lele Barbara, visibilmente deluso dalla revoca dell’esecutivo comunale, ha rimesso la delega ai grandi eventi, spiegando: “Non ho votato questo atto, ma le decisioni della giunta si rispettano e io le ho sempre rispettate. Tuttavia, legittimamente, ho rimesso il mandato di assessore agli eventi nelle mani del sindaco, una delega che non ritengo a questo punto di poter più portare avanti”. Barbara ha espresso amarezza per il lavoro svolto: “Vedere andare in fumo tantissimo lavoro svolto con amore e dedizione, senza alcun rientro per il sottoscritto ma solo per amore della città, lascia davvero l’amaro in bocca”. Ha poi manifestato il suo apprezzamento per gli organizzatori del festival, aggiungendo: “So quanto questa revoca incida sui conti di giovani imprenditori che a rischio d’impresa sono venuti a Trapani per regalare alla nostra città un po’ di gioia”. Nel frattempo, però i soliti bene informati sono pronti a giurare che il sindaco non abbia alcuna intenzione di accettare la delega e che l’assessore Barbara stia già lavorando sugli eventi natalizi. Sarà vero? Vicenda chiusa? Vedremo.

Carmela Barbara

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