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Salvatore Fileccia: “Io scomodo in Consiglio, l’era Tranchida è alla fine”. E su Papania ed elezioni…

Nel tempo è diventato un personaggio e da quando è entrato in Consiglio comunale nelle fila dell’Mpa a Trapani, ancora di più. Salvatore Fileccia, Tore per i più, ha sovvertito le regole dell’opposizione politica, trasferendo sulla sua pagina Facebook le sue critiche e le sue contestazioni all’Amministrazione guidata dal sindaco Tranchida. Con un discreto seguito, va riconosciuto. Si difende dagli attacchi, contrattaccando, e utilizza tutti i mezzi che ritiene utili (cartoni animati compresi) per mettere a nudo le storture di un governo cittadino che, a suo dire, non sa amministrare. E sulla polemica tutta social con l’assessore Emanuele Barbara, dice….

A poco più di un anno dal suo insediamento quale consigliere comunale a Trapani, è una scelta che rifarebbe?

Certamente sì, onestamente da neofita un anno fa ero preoccupato della responsabilità che i Trapanesi mi avevano dato delegandomi nel rappresentarli, io essendo alla prima esperienza nutrivo timore sul lavoro amministrativo su cui un Consigliere deve impegnarsi. Devo dire che leggo negli occhi della gente che incontro per strada rispetto, stima, gratitudine e incoraggiamenti, il timore si è da subito trasformato in coraggio e spinta, e forse grazie anche all’insufficiente livello politico che mi contrasta ho avuto un po’ di vita facile. A colpi di Mozioni, interrogazioni, interventi, proposte e anche post di denuncia, oggi mi sento orgoglioso di come rappresento i Trapanesi in consiglio.

VIA, MPA, Papania. Cosa cambia dopo i fatti di cronaca degli ultimi giorni?

Ahimè la politica mi ha abituato da cittadino di questo territorio a non sorprendermi e con amarezza venire a conoscenza tramite gli organi di stampa di notizie che non fanno bene a nessuno. Fiducioso e certo che la giustizia farà il suo corso e assolverà o condannerà chi è protagonista oggi, ieri e domani delle sue azioni, seguirò la vicenda e spero in cuor mio che un giorno nessuno mai venga travolto da simili provvedimenti e che l’ambiente politico non venga mai inquinato da nessuno. Come per le meno gravi vicende che hanno riguardato questa provincia ed anche questo consiglio comunale, mi sento di dire che i luoghi dove essere giudicati non sono i Palazzi dove si governa. L’MPA è un partito con riferimenti Regionali e Nazionali, ed io da candidato nella lista di riferimento durante le Amministrative 2023, devo continuare a rappresentare il Partito dove sono stato eletto, al netto di chiunque venga convolto singolarmente in contesti giudiziari. Se l’MPA in questa Provincia non sara’ in grado di portare avanti il progetto politico allora penserò ad altro, ma fino ad oggi non è stato così.

Ma le risulta che già, sia su Trapani che su Erice, ci siano preparativi di campagna elettorale?

Su Erice e Trapani la preparazione è già iniziata, le prossime elezioni per alcuni comparti sono già definiti. Se nel Centro destra siamo abituati a dialogare per scegliere insieme una strada, nel Centro sinistra comanda uno solo e decide per gli altri e per gli eredi. Ad esempio, sembra delinearsi una candidatura dell’assessore dalle mille deleghe “Barbara” a sindaco di Trapani, progetto, secondo me, prematuro e che potrebbe svelarsi un forno crematorio politico per il protagonista. Il problema non è chi, ma che cosa fare, dovrebbero valere più le visioni, i programmi e le idee e non i Singoli Uomini, ma da decenni a questa parte sia a Trapani che ad Erice si è governato a colpi di passerelle, slogan e nulla cosmico.

L’era Tranchida è finita, secondo lei?

Per età anagrafica e forse stanchezza, Giacomo Tranchida è alla fine di un percorso trentennale , alcuni pensano che voglia chiudere in bellezza, ma questo significherebbe rinunciare ad un anno e mezzo di mandato e di stipendi, altri pensano che come alcuni giocatori di calcio tornerà alla fine della carriera nel posto da dove è partito, io invece penso che come al solito alla fine, dopo essersi creato varie strade ed aver lavorato per crearsele, sceglierà quella che gli conviene di più, non lasciando il certo per l’incerto e cercando di quadrare il cerchio… anzi il suo cerchio.

Seminatore d’odio, clown, comico .… Fuori le vogliono bene e dentro l’assemblea consiliare la mal sopportano. Cos’è, una sorta di DR Jekyll e Mr Hyde?

Tempo fa una nota canzone faceva: La Verità ti fa male lo so … Nessuno mi può giudicare etc. etc. Fare politica dentro i palazzi e ricoprire cariche istituzionali cercando di farla realmente per gli altri e non per te stesso, significa diventare scomodo e fastidioso per chi la politica la intende come un percorso di sviluppo della propria carriera e non un mezzo principale per migliorare il territorio in cui vive dove sei nato e cresciuto. A me sinceramente quale sia la considerazione che dentro i Palazzi di Governo hanno di me mi importa poco o niente, a me interessa che i Cittadini mi riconoscano il lavoro che faccio per loro, che mi stimolino a far meglio e che capiscano quanto impegno genuino ci metto. Le brutte parole che mi vengono rivolte periodicamente dalla accozzaglia Tranchidiana, mi scivolano addosso, quando mi dicono Nano, Coniglio, OdiaTore o Clown, faccio un sorriso, respiro e resto sul merito delle cose, senza scendere al livello di chi offende, senza cadere nel loro gioco, perché’ tengo più ad avere risposte e risultati che ad avere ragione su chi ragione non ha.

Corre sui social la polemica con l’assessore Emanuele Barbara. Non crede a volte di esagerare?

Evidenziare le storture, l’incapacità, le assenze pilotate che bloccano la fase amministrativa ed ispettiva non la reputo mai un’esagerazione. Quando vivi in una Città dove manca l’acqua, mancano alcuni servizi essenziali, manca la scerbatura. Quando vivi in una Città dove sono programmati decine e decine di cantieri frutto del PNRR ma non ne vedi partire tanti. Quando vivi in una Città dove insiste un Cimitero che incassa 3milioni di euro l’anno e, malgrado ciò, sta cadendo a pezzi. Quando vivi in una Città dove per fare un Concerto prelevano 50.000 euro dal fondo di riserva. Quando vivi in una Città dove le scuole sono in difficoltà per la mensa, dove le Eritrine cadono per mancanza di potatura, dove il Palazzo comunale sembra lo scenario di un film girato a Bagdad, dove i topi e le blatte in centro storico sono più influencer di Tore Fileccia …

Carmela Barbara

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