I social media non rappresentano esclusivamente un canale di comunicazione, perché sono anche uno strumento essenziale per la politica. I protagonisti della politica utilizzano le piattaforme social, come Instagram, TikTok e Facebook, per interagire in modo diretto con i cittadini. In uno scenario di questo tipo, diventa sempre più determinante la professione del social media manager, per costruire, mantenere nel tempo e ottimizzare via via una strategia di successo.
Un social media manager che cura la strategia online di un politico deve possedere una serie di skill fondamentali per gestire efficacemente la comunicazione e l’immagine pubblica. In primo luogo, deve avere un’approfondita conoscenza delle piattaforme social, come Facebook, Instagram, Twitter e TikTok, e saperle sfruttare per aumentare l’engagement e raggiungere il target desiderato. Inoltre, deve essere esperto di content creation, saper scrivere messaggi incisivi e adattarli a seconda del contesto politico e delle esigenze del momento. L’utilizzo di strumenti come i software per la gestione dei social è cruciale per pianificare post, monitorare le conversazioni e gestire le crisi comunicative in modo tempestivo e strategico.
Le campagne elettorali, ma anche le dichiarazioni e i dibattiti pubblici: tutto negli ultimi anni si svolge anche sulle piattaforme digitali. Questo ha portato ad una trasformazione nel modo in cui i politici comunicano con gli elettori e la situazione ha reso necessaria una gestione professionale dei social. I social media manager monitorano l’andamento delle conversazioni pubbliche e creano contenuti coinvolgenti, che si adattano alle emozioni e alle necessità dei cittadini.
La riduzione dello spazio tra fisico e digitale è diventata ormai evidente nella realtà quotidiana. Il pubblico si trova ovunque, soprattutto in rete, e i social network sono chiaramente anche il terreno nel quale si possono raccogliere consensi.
Ma chi sono le menti che organizzano nei dettagli la presenza digitale dei leader politici di oggi? Quali sono i nomi che hanno un ruolo di riferimento nella strategia di comunicazione politica sul web? Uno dei protagonisti in questo settore, facendo riferimento ai politici italiani, è Tommaso Longobardi, che guida la comunicazione di Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio e leader del partito Fratelli d’Italia, dal 2018. Longobardi è nato nel 1991 e ha accompagnato Giorgia Meloni nella sua scalata politica, fin dal momento in cui il suo partito era al 3%.
Il responsabile social di Giuseppe Conte, ex Presidente del Consiglio e leader attuale del Movimento 5 Stelle, è Dario Adamo. È considerato un pioniere della comunicazione politica sulle piattaforme social e proprio a lui è attribuita l’ideazione di diversi format che sono stati usati dal M5S a partire dal 2013, format poi adottati anche da altre formazioni politiche del nostro Paese.
Martino Merigo lavora dal 2015 per la comunicazione digitale del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Prima di collaborare con il Presidente, ha lavorato nella Comunità di Sant’Egidio e ha seguito, come affermano le fonti, Andrea Riccardi nel suo ruolo di ministro durante il governo Monti.
Per quanto riguarda il Partito Democratico, la segretaria Elly Schlein si affida a Lievito Consulting, che è guidata da Francesco Nicodemo, che ha avuto anche il ruolo di consigliere alla comunicazione nell’ambito di Palazzo Chigi. Nella Lega, invece, Leonardo Foa è attualmente responsabile di ciò che riguarda la promozione delle attività digitali del leader del partito, Matteo Salvini.
Gestire una presenza online non vuol dire semplicemente pubblicare contenuti sulle piattaforme social. Il social media manager, infatti, deve necessariamente comprendere gli algoritmi che regolano i meccanismi di funzionamento dei social, pianificare campagne di comunicazione specifiche e assicurarsi che ogni messaggio sia coerente con l’immagine del politico. Questa figura professionale si occupa anche della gestione delle eventuali crisi, intervenendo con rapidità quando un post o una dichiarazione innescano delle reazioni negative.