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Servizio Asacom nelle scuole di Marsala: botta e risposta tra il sindaco Grillo e il consigliere Coppola

Per il comune ci sono presunte irregolarità e avvia una verifica interna. Il consigliere: “A quali irregolarità si riferisce il sindaco? Il comune ha competenze specifiche per legge”.

“Il servizio di assistenza alla comunicazione (Asacom) per gli alunni con disabilità è regolarmente iniziato a Marsala, Tuttavia, a seguito di segnalazioni per presunte irregolarità relative ai requisiti per l’accesso al servizio, il Comune ha avviato una verifica interna”. E’ quanto afferma una nota diffusa dal comune lilibetano.

Dopo un confronto avuto con dirigenti scolastici e specialisti dell’ASP, il dirigente del settore dei servizi sociali ha invitato i Gruppi operativi per l’inclusione di predisporre entro la prima decade di ottobre piani educativi personalizzati volti a migliorare la qualità del servizio – ha affermato il sindaco Massimo Grillo – Nel frattempo, le famiglie interessate devono presentare domanda alla Commissione medica dell’INPS per la valutazione e la certificazione della disabilità degli aventi diritto”.

Per evitare disagi durante l’attesa del pronunciamento INPS, il sindaco Massimo Grillo e l’assessore Giusy Piccione hanno disposto che il servizio continui per tutto il 2024, anche con la sola certificazione medica valida per l’anno in corso.
Durante le verifiche, sono emerse inoltre situazioni di utenti non residenti che hanno usufruito del servizio Asacom. In questi casi, il Comune di Marsala procederà a richiedere il rimborso delle somme ai Comuni di residenza competenti.

Sull’argomento è intervenuto il consigliere comunale Flavio Coppola da sempre tra i più attivi in tema di argomenti che riguardano il sociale. “L’ Asacom non è un servizio che è garantito dalla amministrazione comunale per scelta, per come si vuole fare credere, ma è un servizio previsto dalla legge. Non comprendo a quali presunte irregolarità si riferisce il comunicato dell’amministrazione relativamente all’accesso al servizio. Da quanto scritto nel comunicato sulle verifiche interne lascerebbe intendere al servizio di competenza, dunque i servizi sociali, e sulle modalità e il sistema di erogazione del servizio. Cosa ben diversa la procedura di assegnazione dell’assistente specialistico che deve essere frutto dell’azione sinergica dei diversi organi chiamati a garantire l’integrazione scolastica dell’alunno diversamente abile. Nella certificazione della ASP e nella diagnosi funzionale occorre che venga riconosciuta (o meno) la necessità di questa figura di assistenza.

Rimane assodato che la competenza a fornire il servizio è dei Comuni per le scuole elementari e medie e del libero consorzio per le scuole superiori. È sottinteso che in attesa dell’esito della visita della commissione INPS, molto spesso diversi mesi tranne per le patologie oncologiche che vengono esitate in poche settimane, il servizio deve essere concesso e garantito anche con la sola certificazione specialista dell’ASP”.

Gaspare De Blasi

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