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Premio alla carriera per l’avvocato mazarese Antonio Giulio Alagna a Spoleto

Sabato 28 settembre alle ore 15.30, l’avvocato mazarese Antonio Giulio Alagna riceverà il Premio Internazionale Spoleto Art Festival 2024 per meriti professionali. L’evento si terrà al Chiostro di San Nicolò di Spoleto, Salone Nobile nel corso del Festival. Un nuovo riconoscimento professionale per il legale, fondatore dell’omonimo studio AGA, che si occupa di diritto d’impresa. “Il Festival di Spoleto – spiega l’avvocato Alagna – è un termometro in grado di intercettare ogni quanto più precoce innovazione nelle scienze come in ogni altro campo della vita economica, sociale e culturale. Alla luce dell’importanza internazionale dell’evento, come professionista mi trovo particolarmente onorato di essere presente in una manifestazione di tale caratura e grato di ricevere un premio”. Inserito all’interno del Menotti Art Festival, il Festival di Spoleto è una rassegna che sin dal 2008 premia chi si è contraddistinto per meriti artistici, culturali, giuridici o letterali. L’avvocato Alagna è stato selezionato dalla Commissione del Menotti Art Festival Spoleto, presieduta dal Prof. Luca Filipponi, già relatore Premio Nobel, con la collaborazione del direttore artistico Prof. Sandro Trotti, del direttore artistico per la letteratura, Avv. Angelo Sagnelli e del direttore artistico musicale, il soprano Tania Di Giorgio.

L’emozione di essere premiato da un relatore premio Nobel quale il professor Luca Filipponi tinge questa avventura non solo di autorevolezza, ma di nobile significato professionale”. Per l’avvocato mazarese non si tratta certo del primo riconoscimento, questa volta però la dedica è ben precisa: “Dedico questo premio a tutti gli imprenditori – prosegue il legale – in particolar modo agli imprenditori siciliani. Lo dedico a loro perché tutti usufruiamo della ricchezza che produce un’impresa, in primo luogo lo Stato attraverso il prelievo fiscale, col compito di redistribuire questa ricchezza prodotta dalle imprese. Con il Codice delle imprese, meglio noto come Codice della crisi e dell’insolvenza, nasce una nuova era, lo Stato dovrebbe meglio guardare chi esercitando l’attività nel territorio italiano paga le tasse in Italia e chi no, premiando i primi”.

La crisi sta purtroppo costringendo tante attività locali ad abbassare le saracinesche, la ricetta per uscirne secondo il legale è semplice: “Il Codice della crisi è un vero strumento di rilancio dell’economia d’impresa. Riscopriamo l’economia locale, i piccoli negozi, il fascino delle piccole attività e dei commercianti di quartiere. Lasciamoci sedurre dalle vetrine dei negozianti, dai piccoli ristoranti e dalle botteghe sotto casa ormai quasi del tutto scomparse, dalla pasticceria artigianale, da chi nel fare impresa lotta per mantenere livelli occupazionali nel luogo in cui è radicato, con le tradizioni e l’identità”. Infine un pensiero per tutta la sua squadra: “Un premio non è un punto d’arrivo, ma è sempre un ulteriore punto di partenza. Il nostro lavoro è solo iniziato, ma i risultati che abbiamo raggiunto insieme hanno fatto la differenza nella vita di centinaia di persone. Rimbocchiamoci le maniche e continuiamo questo viaggio con rinnovata dedizione. Difficile non vuol dire che sia impossibile. Buona fortuna – conclude l’avvocato – a chi ha il coraggio di fare impresa e non smette mai di sognare”.

Luca Di Noto

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