Continua l’attività di prevenzione della Divisione Anticrimine della Questura di Trapani che, anche nel mese di Agosto, ha proseguito nelle attività informative ed investigative, finalizzate ad emettere provvedimenti di prevenzione, notificati a diversi soggetti della provincia resisi responsabili di diverse condotte antigiuridiche e comunque connotate dalla intrinseca pericolosità sociale. In particolare il Questore di Trapani ha emesso 12 provvedimenti di “Avviso orale” nei confronti di altrettanti soggetti dediti alla commissione di reati predatori, in materia di stupefacenti o contro la persona, per reati commessi in tutta la Provincia Trapani. Tale provvedimento, di natura monitoria, rappresenta un’esortazione al soggetto, nei confronti del quale esistono indizi a carico, a cambiare condotta adottando un comportamento conforma alle legge.
Nello stesso periodo, è stato notificato un ammonimento nei confronti di un soggetto che aveva posto in essere comportamenti consistenti in episodi di violenza, fotograficamente documentati, oltre a atteggiamenti di possessività e smanie di controllo nei confronti della compagna ex convivente. L’ammonimento è una misura di prevenzione di competenza esclusiva del Questore che ha lo scopo di garantire alla vittima di atti persecutori una tutela rapida e anticipata rispetto alla definizione del procedimento penale. Consiste nell’intimazione, rivolta dal Questore all’autore delle condotte, ad astenersi dal commettere ulteriori atti di molestia, minaccia, violenza o intrusione nella vita altrui. Il destinatario del provvedimento viene invitato, inoltre, a partecipare ad un percorso sulla consapevolezza del disvalore sociale e penale delle sue condotte e a recarsi presso centri specializzati presenti sul territorio.
Particolare è invece la vicenda per la quale il Questore di Trapani ha emesso due provvedimenti di “Foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nei comuni di Trapani ed Erice”, nei confronti di due soggetti di origine campana che sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per essere stati colti in flagranza del reato di cui all’art. 391 ter del codice penale per essere stati sorpresi nel tentativo di permettere un “accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti”. I due, già gravati da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, venivano sorpresi, in prossimità delle mura di cinta della Casa Circondariale di Trapani, nel tentativo di introdurre smartphone, SIM e caricabatterie all’interno del carcere attraverso l’utilizzo di un drone radiocomandato.
Pregevole, inoltre, l’attività investigativa e di approfondimento dei poliziotti dell’Anticrimine che ha permesso di inoltrare all’Autorità Giudiziaria, nel mese di agosto, 6 proposte per l’applicazione della Sorveglianza Speciale nei confronti di soggetti che per il comportamento tenuto nel tempo, il Questore ritenga che debbano essere sottoposti a misure più stringenti. La sorveglianza prevede delle prescrizioni relative (anche) agli orari, ai luoghi ed alle frequentazioni che il sorvegliato deve rispettare. Al sorvegliato è consegnato un “libretto” nel quale sono annotate tutte le prescrizioni che il soggetto deve sempre esibire a richiesta dell’Autorità di pubblica sicurezza e sul quale saranno annotati i relativi controlli. L’attività della Divisione Anticrimine prosegue quotidianamente, attenzionando ogni comportamento criminoso, ponendo in essere tutti quei provvedimenti di esclusiva competenza del Questore tesi ad infrenare ed evitare il ripetersi di episodi che potrebbero avere peggiore epilogo.