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Giovane aggredita a Marsala: il sindaco chiede l’espulsione dei tunisini. Parla il papà della 21enne

Ancora un’aggressione nelle notti marsalesi così come vi abbiamo raccontato. La vittima è una giovane di 21 anni, che si è vista ‘braccata’ da due tunisini armati di coltello. A quanto sembra i due voleva sottrarre alla ragazza lo smartphone. Secondo una prima ricostruzione, quando quest’ultima ha reagito, le hanno procurato due tagli superficiali ad un fianco e ad una mano. Secondo le prime indagini, ne è seguita anche una breve colluttazione tra i due e uno degli amici della giovane. I tunisini sono poi fuggini con un monopattino elettrico. Avvertita subito la polizia, questa si è messa a caccia dei rapinatori e poco dopo – grazie alla geolocalizzazione – il cellulare è stato rinvenuto in Piazza della Vittoria (Porta Nuova), nell’aiuola sotto al monumento di Garibaldi. Spariti invece i 40 euro che si trovavano nella cover del telefono. I due presunti autori sono stati rintracciati successivamente dai bersaglieri coinvolti nell’operazione ‘Strade Sicure’, che li hanno ‘consegnati’ alla Polizia.

L’ennesimo caso di violenza che si è verificato nel centro cittadino di Marsala, ha scatenato reazioni nel mondo politico e nella società civile che, a vario titolo, chiede interventi più decisi delle autorità competenti. “Questi interventi – secondo il sindaco Massimo Grillo – non possono e non devono essere più tollerati. Le azioni di pochi gettano ombra su tutta la comunità marsalese. E’ insostenibile che non esistano ancora strumenti adeguati per garantire l’espulsione di chi ha mostrato di non rispettare le leggi e il vivere civile del nostro Paese”. Il sindaco annuncia altresì che nei prossimi giorni si recherà a Roma per perorare interventi più decisi per proteggere i nostri concittadini. Grillo chiederà, secondo quanto afferma in un post Facebook, un “… maggior numero di forze dell’ordine oltre al ripristino del servizio dei Falchi della Polizia”. A tale proposito sono intervenute le consigliere comunali Rosanna Genna, Elia Martinico ed Eleonora Milazzo che invitano il sindaco di Marsala a costituire il Comune parte civile a sostegno della ragazza vittima della violenza. Il genitore della giovane vittima, un giornalista noto in città, ha inviato un appello alle Istituzioni e alle autorità comunali e provinciali, in cui afferma che “… la crescente ondata di microcriminalità sta minando la sicurezza dei cittadini. Siamo prigionieri di una Città che sembra aver perso il controllo del territorio – afferma Alberto Di Paola -. E’ inaccettabile che Marsala sia diventata un luogo dove bande di giovani stranieri, spesso irregolari, agiscono con disprezzo della legge, bivaccando e consumando alcol e droghe”. Il collega afferma anche che la figlia “… da giorni sta male e vive con la paura di uscire di casa”. Intanto altri consiglieri comunali premono per la direttiva annunciata ma mai approvata del sindaco, quella anti-bivacco, chiedendosi come mai non sia stata ancora messa in atto, ricordando che Grillo aveva detto che sull’argomento voleva consultarsi col Consiglio comunale, cosa ancora oggi avvenuta.

redazione

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