Categorie: CastelvetranoGiudiziaria

Causò la morte di un uomo dopo una spinta, condannata una castelvetranese

Le chiese di non danneggiare l’auto della compagna aprendo lo sportello della propria macchina parcheggiata accanto, Antonino Calandrino, 62 anni, ex carrozziere. Ma questo provocò la reazione della giovane vicina di casa, la 26enne castelvetranese Maria Aurora Campanella che a causa di questo diede una spinta all’uomo che perse l’equilibrio sbattendo violentemente la testa. La vicenda risale al 26 ottobre 2023 e il 4 gennaio di quest’anno, dopo mesi di ospedale, Calandrino morì all’ospedale Villa Sofia di Palermo. Per questo la giovane è stata denunciata ed imputata in un processo che ora si è conclusa con la condanna per omicidio preterintenzionale, ovvero quel reato tale per cui una persona ne danneggia un’altra senza la volontà di ucciderla ma a causa di tali lesioni ne provoca la morte.

Anche la Corte di Cassazione ha confermato la condanna a sei anni e 8 mesi di carcere inflitta alla Campanella e il risarcimento danni ai familiari della vittima. In primo grado il gup del Tribunale di Marsala, con rito abbreviato, aveva condannato la ragazza ad 11 anni e 4 mesi di carcere. In Appello poi, riconoscendo le attenuanti generiche, la pena è stata ridotta a 6 anni e 8 mesi. 

redazione

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