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Da Birgi a Recanati per intercettare un ultraleggero senza piano di volo, i caccia sorvegliano

Giovedì 29 agosto, strani movimenti sui cieli marsalesi. Dei caccia si sono elevati in volo in quella che poteva essere un’esercitazione e invece potrebbe essere stato altro come fa sapere il sito del Ministero della Difesa. Una coppia di caccia Eurofighter dell’Aeronautica Militare, infatti, si è alzata in volo dalla base aerea di Grosseto per intercettare un velivolo ultraleggero il cui piano di volo risultava sconosciuto e che si stava spostando lungo la costa adriatica abruzzese in direzione nord. Era accaduto un fatto simile qualche mese fa. A dare l’ordine di intervento immediato (in gergo tecnico Alfa-Scramble) è stato il Combined Air Operations Centre di Torrejon (Spagna), il comando della NATO che controlla lo spazio aereo dell’Alleanza a sud delle Alpi, che per il tramite del Comando Operazioni Aerospaziali – 11° Gruppo DAMI (Difesa Aerea Missilistica Integrata) di Poggio Renatico (FE) ha attivato la coppia di Eurofighter del 4° Stormo che si trovavano già in volo per un’attività addestrativa.

La coppia di velivoli militari si è immediatamente diretta verso la traccia aerea sconosciuta e, una volta raggiunto il velivolo ultraleggero all’altezza di Recanati, ha effettuato la prevista procedura di visual identification (VID) per accertare che non vi fossero condizioni di emergenza o di minaccia alla sicurezza. Il velivolo è stato comunque seguito e scortato fino al suo atterraggio nei pressi di un’aviosuperfice a nord di Recanati. Già in precedenza, come abbiamo detto, i due velivoli militari erano stati attivati per l’intercettazione di un altro velivolo civile che non rispondeva alle chiamate radio ma che poi aveva ristabilito le comunicazioni con gli enti del controllo del traffico aereo.

Si tratta di un particolare tipologia di intervento, realizzata da velivoli già in volo nell’ambito di esercitazioni ed attività addestrative pianificate, che riduce ulteriormente i tempi di reazione e permette un’ottimizzazione delle risorse operative impiegate in questo ambito. L’intervento in volo è assicurato da quattro basi, tra cui il 37° Stormo della base militare di Trapani Birgi che sono partiti alla volta del velivolo ignoto per prestare soccorso eventuale e attività di vigilanza.

redazione

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