Categorie: AperturaDall'Italia e dal mondoNaturaScienze

Lacrime di San Lorenzo, quando vedere le stelle cadenti o meglio i detriti della cometa Swift-Tuttle

La cometa 109P/Swift -Tuttle è una cometa periodica scoperta nel 1862 dai due osservatori Swift e Tuttle. Ha un’orbita ellittica, di cui il Sole occupa uno dei fuochi, e quindi periodicamente, ogni 133 anni circa, passa in prossimità della nostra stella raggiungendo il punto più vicino ad essa, il perielio, a circa 140 milioni di chilometri di distanza, per poi allontanarsi verso il punto più lontano dalla nostra stella a circa 7,7 miliardi di chilometri, ben oltre l’orbita del pianeta nano Plutone.

L’ultimo passaggio vicino al Sole è avvenuto circa 32 anni fa, il giorno 11 dicembre 1992, ed il prossimo si verificherà tra circa 102 anni, il giorno 12 luglio 2126. Ad ogni passaggio vicino al Sole la cometa, costituita da un nucleo di roccia ricoperto da ghiaccio, si riscalda ed il ghiaccio sublima, cioè passa dallo stato solido a quello gassoso. Tale gas rilasciato dalla cometa è un plasma (gas altamente ionizzato), che dà origine alla “coda luminosa” della cometa, mentre le polveri, originariamente incluse nel ghiaccio, vengono rilasciate nella sublimazione e danno origine alla “coda di polveri”, che non emette luce ma riflette quella proveniente dal Sole.

Quindi ad ogni passaggio vicino al Sole la cometa rilascia lungo la sua orbita un gran numero di detriti solidi (meteoroidi), le cui dimensioni tipiche variano da quelle di un sassolino a quelle di un granello di sabbia, ma in alcuni casi possono raggiungere anche quelle di un sasso. Questi detriti si distribuiscono nello spazio interplanetario a formare dei filamenti  di grande estensione e di densità non omogenea, che rimangono in orbita dove sono stati rilasciati. Ogni anno la Terra, percorrendo la sua orbita, incontra ed attraversa questi filamenti nel periodo dal 17 luglio al 24 agosto ovvero per 38 giorni. Perciò ogni anno in questo periodo i detriti della cometa Swift-Tuttle entrano nell’atmosfera terrestre a velocità superiori a 200.000 km/h e danno origine ad uno “sciame meteorico”, scie luminose nel cielo notturno, quando si riscaldano e vengono distrutte dal calore prodotto dall’attrito con i gas dell’atmosfera.

Queste scie luminose sono note come “stelle cadenti”, “lacrime di San Lorenzo” o “Perseidi”.
Nel 258 d.C. Papa Sisto venne martirizzato secondo l’editto di Valeriano il 6 agosto ed il suo arcidiacono Lorenzo pianse perché non aveva condiviso il martirio con il suo Papa. Venne infatti martirizzato il 10 agosto. A chi osservi le scie luminose nel cielo notturno sembra che alcune stelle “si stacchino dalla volta celeste e cadano”, da cui la denominazione popolare di “stelle cadenti”. La denominazione “lacrime di San Lorenzo” deriva dal fatto che la massima frequenza
oraria di scie luminose del periodo si osserva nelle notti prossime al giorno 10 agosto, ricorrenza di San Lorenzo. Siccome lo sciame sembra irradiarsi da un punto situato nella costellazione del Perseo, che si trova nel cielo notturno di agosto verso Nord-Est sotto la costellazione di Cassiopea facilmente identificabile perché sembra una “W” rovesciata, da questo deriva la denominazione osservativa “Perseidi”. Ma le scie luminose delle Perseidi possono provenire anche da qualsiasi direzione del cielo.

Nel 2024 la massima frequenza oraria delle Perseidi (fino a 50-75 meteore per ora), determinata dall’attraversamento della Terra di un filamento di detriti della cometa Swift-Tuttle, è prevista per il giorno 12 agosto alle 03:00 ed il 13 agosto alle 03:00 (ora estiva italiana). Fortunatamente, l’osservazione non sarà disturbata dalla presenza della luce della Luna (43%, crescente, tramonta alle 22:55 il giorno 11 agosto; 53%, tramonta alle 23:19  il 12 agosto; quindi di sera è bassa sull’orizzonte). Saranno visibili nel cielo i pianeti Giove e Marte ad Est e Saturno tra Sud e Sud-Ovest.

redazione

Condividi