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Videosorveglianza, il Ministero dell’Interno finanzia 243 progetti (ma nessuno in provincia di Trapani)

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha firmato il decreto che approva la graduatoria per affidare 19 milioni di euro che consentiranno ai Comuni di realizzare 243 sistemi di videosorveglianza. I 243 progetti sono stati selezionati fra gli oltre 1.500 presentati tenendo conto dell’indice di delittuosità sul territorio e del numero di abitanti. Anche i Comuni della provincia di Trapani hanno presentato i propri progetti, nella speranza di attingere ai finanziamenti del Ministero. La graduatoria stilata dal Viminale, però, non include nessuno tra loro. Il progetto che si piazza meglio è quello presentato dai Comuni della Valle del Belice (441°), cui seguono Castelvetrano (599), Valderice (758°), Partanna (865°), Marsala (871°), Castellammare del Golfo (909°), Calatafimi Segesta (1009°), Mazara del Vallo (1198°), Gibellina (1265°) e Paceco (1277°).

Dalla graduatoria definitiva emerge, un po’ a sorpresa, che l’indice di delittuosità più elevato si registra al Centro Nord (Montecatini, Montecchio, Lonato del Garda, Pistoia, Latina, Roccaraso), mentre al Sud spiccano in negativo i Comuni della provincia di Palermo (Isola delle Femmine, Cinisi, Capaci) e Siracusa. Proprio per questo, i citati Comuni occupano le prime posizioni in graduatoria. Per la provincia di Trapani, la città con il più alto indice di delittuosità è Marsala, che ottiene questo poco lusinghiero primato superando Mazara e Castelvetrano. L’amministrazione lilibetana aveva presentato un progetto per 386 mila euro (di cui 250 mila sarebbero dovuti arrivare dal Ministero con un cofinanziamento per la restante parte) con l’obiettivo di monitorare vari siti del territorio comunale in cui si sono più volte registrati reati o atti illeciti di varia natura, ma – per il momento – la graduatoria non le consentirà di attingere ai fondi ministeriali.

“I sistemi di videosorveglianza- dichiara Piantedosi- rappresentano strumenti di fondamentale importanza per innalzare gli standard della sicurezza urbana. L’utilizzo di questa tecnologia consente di prevenire ancora più efficacemente i fenomeni di degrado e criminalità nelle nostre città e rappresenta al contempo un prezioso supporto alle Forze di polizia nella fase delle indagini per individuare e assicurare alla giustizia gli autori dei reati. L’investimento – conclude il titolare del Viminale – testimonia la costante attenzione che dedichiamo ai territori con l’obiettivo di garantire ai nostri cittadini sempre migliori condizioni di legalità e sicurezza”.

redazione

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