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Acqua e rifiuti preoccupano i sindaci. Grillo: “Giusta la decisione sulla redistribuzione della risorse idriche del Lago Arancio”

Acqua e rifiuti sono fronti particolarmente “caldi” in queste settimane. Sul fronte della crisi idrica, la novità degli ultimi giorni riguarda la querelle tra le province di Trapani e Agrigento.

Da questa settimana è stata aumentata l’erogazione dell’acqua che dal Lago Arancio (territorio di Sambuca) arriva al trapanese, scatenando le reazioni irritate nell’agrigentino. Inizialmente si era trovato un accordo per un milione di mc di acqua, ma pare che il quantitativo sia stato raddoppiato. Sulla vicenda, in particolare, hanno manifestato disappunto gli agricoltori di Sciacca, che temono di non avere abbasta acqua per irrigare. Il capogruppo del Pd all’Ars, Michele Catanzaro, ha presentato un’interrogazione sulla gestione del Lago Arancio. Pareri diversi, ovviamente, si registrano sul fronte trapanese. Il sindaco di Marsala Massimo Grillo, pur esprimendo comprensione per le proteste dei sindaci dell’agrigentino, sottolinea che non si tratta di una sottrazione arbitraria delle risorse idriche. La redistribuzione è necessaria per aiutare le aree che soffrono maggiormente la crisi idrica. “La Regione Siciliana, con il supporto del commissario straordinario Cartabellotta, ha deciso di ridistribuire 2 milioni di metri cubi di acqua alla provincia di Trapani. Questa decisione è stata presa in una riunione con le Organizzazioni di categoria, rendendo il processo trasparente e condiviso. L’acqua in eccesso nel Lago Arancio (circa 5,5 milioni di metri cubi) sarà destinata al Consorzio di Bonifica 1 di Trapani per compensare la mancata erogazione dalla diga Garcia. Questo sistema idrico supporta parte del Consorzio di Bonifica Agrigento 3 e parte del Consorzio Trapani 1. I due milioni di metri cubi destinati a Trapani saranno utilizzati principalmente per irrigare vigneti e uliveti, colture essenziali per l’economia locale. L’acqua è un bene comune e la sua equa ripartizione è la scelta giusta per affrontare l’emergenza idrica. Ritengo pertanto opportuna e responsabile l’azione del Governo regionale e del commissario Cartabellotta”.

Sul fronte rifiuti, invece, pare cessata l’ultima emergenza, riguardante il ritiro dell’indifferenziata. L’impianto di Trattamento Meccanico Biologico (TMB) della Trapani Servizi di contrada Belvedere è tornato a lavorare a pieno pieno regime, dopo che i tecnici della ditta costruttrice hanno risolto il guasto alla pressa dei sovvalli causato da un roditore che ha danneggiato l’impianto elettrico del macchinario provocando così il rallentamento delle operazioni di smaltimento. L’impianto è tornato così ad essere pienamente operativo per soddisfare le esigenze di tutti del trapanese e di altre province che vi conferiscono i rifiuti.

redazione

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