Nell’arco dei mesi di giugno e luglio, la Divisione Anticrimine della Questura di Trapani ha proseguito nell’intenso lavoro di analisi dell’attività delle varie articolazioni della Polizia di Stato e delle altre Forze di Polizia, nonché dei comportamenti tenuti da soggetti che vengono segnalati di volta in volta, al fine di valutare l’emissione di provvedimenti di prevenzione, per alcuni dei quali notificati a soggetti diversi nell’ambito della provincia, resisi responsabili di diverse condotte antigiuridiche e comunque connotate dalla intrinseca pericolosità sociale.
In particolare il Questore di Trapani Giuseppe Felice Peritore ha emesso:
In particolare, i predetti provvedimenti si riferiscono, in un caso, ad un episodio delittuoso commesso con uso di armi da taglio in un noto locale di Mazara del Vallo e per il quale il soggetto responsabile è stato gravato del cd D.A.C.UR. (Divieto di accesso A Centri URbani) con il quale è stato fatto divieto, per un periodo di tre anni di accedere e di stazionare nelle immediate vicinanze degli esercizi pubblici e dei locali di pubblico intrattenimento presenti sul territorio di quel Comune, mentre gli altri due provvedimenti, con i quali è stato fatto divieto per un periodo di tre anni di accedere e di stazionare nelle immediate vicinanze degli esercizi pubblici e dei locali di pubblico intrattenimento presenti sul territorio del Comune di Trapani, sono stati emessi a carico di due soggetti trapanesi responsabili di estorsione nei confronti di un locale trapanese. Secondo quanto accertato dai poliziotti, i soggetti, entrambi tratti in arresto, avrebbero avanzato richieste estorsive al titolare dell’esercizio pubblico per ottenere denaro e consumazioni gratuite di bevande ed alcolici;
Particolare impulso è stato dato all’adozione delle misure di prevenzione di competenza del Questore che vengono istruite dalla Divisione Anticrimine nella fase delle risultanze dei controlli effettuati dalle Forze di Polizia nel territorio, al fine di contenere la pericolosità sociale dei soggetti propensi a delinquere