Il centro di Marsala si appresta a salutare i mastelli per la raccolta differenziata. La notizia, nell’aria da alcune settimane, è stata confermata dal sindaco Massimo Grillo e dal vicesindaco Giacomo Tumbarello, nel corso della conferenza stampa tenutasi ieri mattina, presso l’atrio municipale. I massimi rappresentanti dell’amministrazione comunale hanno affermato che il servizio di raccolta, riconducibile al contratto attivato sei anni fa, si è rivelato troppo costoso a fronte di una serie di criticità emerse (abbandono indiscriminato di rifiuti nelle periferie, risultati scadenti nel servizio di spazzamento delle strade, elusione della Tari). In particolare, è stato riferito ai giornalisti presenti che circa il 45% della cittadinanza non paga la tassa sui rifiuti, determinando un buco di circa 6 milioni di euro che il Comune di Marsala deve comunque coprire, bussando in altri modi alle casse di cittadini.
“Marsala – ha sottolineato Tumbarello – non è in dissesto finanziario come tanti altri Comuni siciliani che non riescono a riscuotere la Tari, perché comunque c’è stata una gestione responsabile del servizio e grande senso responsabilità. Siamo al sesto anno di gestione da Formula Ambiente, a pochi anni dalla conclusione va fatto un bilancio”. “Siamo per la differenziata – ribadisce il sindaco Grillo – ma i mastelli non sono un obbligo, dobbiamo equilibrare modalità di raccolta tenendo conto di peculiarità e aspetti organizzativi”. Salvo proroghe, il prossimo contratto dovrebbe partire dall’autunno del 2025 e interesserà tutti i Comuni che fanno parte della SRR Trapani Nord, con alcuni aspetti che verranno differenziati in base alle specificità delle diverse comunità cittadine. La sensazione è però che l’amministrazione Grillo abbia già le idee chiare su come procedere. In centro spariranno mastelli e rastrelliere condominiali e si tornerà a depositare i sacchetti differenziati presso le isole ecologiche (nella speranza che ciò non faccia segnare un arretramento nella percentuale di differenziazione dei rifiuti). Nelle periferie, dove si ritiene che il servizio funzioni meglio, resteranno i mastelli. Per quanto riguarda Amabilina, sicuramente non ci sarà un ritorno ai mastelli, dopo la recente reintroduzione dei cassonetti. Al massimo, si potrebbe istituire un’isola ecologica presidiata. Su via Istria, altra area rivelatasi alquanto problematica, è in atto una riflessione che potrebbe anche portare a decisioni analoghe.
Nel corso della conferenza stampa si è parlato anche di trasporti: in particolare, dopo aver ricordato il lavoro fatto per rinnovare il comparto scuolabus e, più in generale, i vari mezzi comunali, nonché l’attivazione della paline informative nelle varie zone della città, l’assessore Salvatore Agate ha annunciato che è ormai dietro l’angolo la creazione di una società municipalizzata per la gestione dei trasporti pubblici a Marsala. “Ottenuto il parere della Corte dei Corti, passeremo all’approvazione della delibera in Consiglio comunale. L’intenzione è di costituire una società partecipata con controllo dell’ ente, che avrà più possibilità di manovra e di muoversi secondo una logica aziendale”. L’assessore Agate ha inoltre assicurato che nei prossimi giorni ci sarà una gara per potenziare il trasporto disabili.