Marsala, Trapani, Castelvetrano, Salemi, Mazara. Non c’è un presidio ospedaliero in Provincia di Trapani che non sia carente di organico a vario titolo. Tant’è che l’Asp sta ricorrendo alla ‘chiamata alle armi’ per i medici stranieri, qualcuno già contrattualizzato. Un altro allarme arriva dalla Cisl Fp Palermo Trapani e dalla Uil Fpl provinciale: “Ci appelliamo alla direzione generale dell’Asp di Trapani, che finora si è contraddistinta per la grande sensibilità a questi temi, ad avviare un ragionamento con le organizzazioni sindacali affinché si pensi a una riorganizzazione del personale medico che possa salvare i reparti medici a rischio chiusura o a rischio clinico”, affermano i segretari Marco Corrao e Giorgio Macaddino.
“Non possono essere lasciati al loro destino i cittadini-utenti ed il personale medico e di comparto del punto nascita di Mazara del Vallo e di tutti quei presidi a rischio chiusura e drammaticamente a rischio clinico – aggiungono -. La pediatria ed il punto nascita mazaresi, ad esempio, stanno per arenarsi definitivamente ad una possibile conclusione di arresto operativo per la mancanza di unità di dirigenti medici. Sarebbe necessario autorizzare sin da subito chi ha fatto espressa richiesta di prestare la propria opera presso il presidio ospedaliero di Mazara e armonizzare con un eventuale intervento di sussidiarietà con turni articolati dei dirigenti medici che risultano disponibili per mancanza al punto nascita ad operare presso le divisioni mazaresi. Ci rendiamo conto che la mancanza di personale medico è un tema ormai troppo dibattuto e generale, che andrebbe inquadrato in un contesto più ampio e generale, ma purtroppo è necessaria un’azione sinergica con le altre strutture. È chiaro che la questione va inquadrata in una riorganizzazione complessiva della rete ospedaliera siciliana che si aspetta che l’assessorato regionale alla Salute metterà a disposizione per i vari confronti da un momento all’altro, ma è ancor più chiaro che la riorganizzazione va inquadrata verificando una serie di parametri che ad oggi non sono venuti meno”, affermano ancora i sindacalisti. “Il direttore generale dell’Asp di Trapani va sostenuto dalle autorità regionali sanitarie poiché riteniamo che in questi pochi mesi dal suo insediamento si è distinto per attività di apprezzabile target amministrativo e di gestione dell’azienda”, concludono.