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Mazara: vigilessa presa a pugni dal collega davanti al Comando, la denuncia dell’Usli

Un pugno in faccia a una vigilessa da parte di un collega, condito da frasi violente e razziste come “te ne devi andare al tuo paese, qui noi non ti vogliamo”. Questo quanto sarebbe accaduto domenica scorsa, intorno alle 18.30, davanti all’ingresso del Comando della Polizia Municipale, sito in via Bessarione. Un episodio sicuramente deprecabile, ma il tutto sarebbe stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza dello stesso Comando dei vigili urbani e fotografato anche da diversi passanti. A denunciare quanto accaduto è stato il segretario nazionale dell’Usli (Unione Sindacale Lavoratori Italiani) Donato Giglio, che ha indirizzato una nota al Prefetto di Trapani Daniela Lupo, al sindaco di Mazara del Vallo Salvatore Quinci, al segretario comunale, alla dirigente ad interim della Polizia Municipale e al personale della stessa Polizia Municipale.

Attraverso la nota, Donato Giglio esprime “piena e pubblica solidarietà alla Vigilessa del Comune di Mazara del Vallo Rosaria Melodia, prendendo fermamente le distanze da comportamenti tenuti dalla persona che pur non essendo né responsabile né comandante, ma incaricato di coordinare il personale, (sulla vicenda da più mesi chiediamo di fare chiarezza) di fatto ha consentito che accadesse Il fattaccio: una vigilessa presa a pugni da un collega!”. La vigilessa, come specificato nella stessa nota, ha riportato un trauma all’interno dell’occhio ed è ricorsa alle cure dei sanitari del pronto soccorso dell’ospedale Abele Ajello. Giglio denuncia anche una mala gestio del comando di Polizia Municipale, specificando come questo non sia “infatti il primo caso di intolleranza ‘coperto’ senza che nessun provvedimento sia preso”. E si legge ancora nella nota: “dimostrazione di una gestione non corretta approssimativa e Cicero pro domo sua, che più volte abbiamo denunciato”.

Il segretario nazionale dell’Usli a questo punto chiama in causa proprio il Comandante della Polizia Municipale Vincenzo Bucca, accusato nella nota di essere rimasto indifferente al fattaccio, pur essendone a conoscenza perché “rimaneva in processione accanto alle autorità intento a selfie e ridacchiando come nulla fosse, non sentendo il bisogno di essere vicino alla vigilessa portata al pronto soccorso”. Quella sera, infatti, si teneva la cerimonia conclusiva delle celebrazioni in onore della Madonna del Paradiso. Lo stesso Comandante ha però fatto sapere di aver avviato un’indagine e aver aperto un procedimento disciplinare nei confronti dell’agente che ha commesso il fattaccio, che a questo punto rischia una sospensione dal servizio.

Luca Di Noto

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