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Il punto sulla violenza di genere: meno stalker, più maltrattamenti familiari. Nella legge italiana non si parla di ‘femminicidi’

Nell’ambito del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, presso la Direzione Centrale della Polizia Criminale è istituito il Centro Elaborazione Dati che elabora tutti i dati sui reati tra cui quelli sulla violenza di genere nonchè gli studi sui femminicidi, ovvero gli omicidi volontari che ha come vittime le donne. Innanzitutto esistono i cosiddetti reati spia o reati sentinella, ovvero quelli che possono costituire un campanello d’allarme del fenomeno, come gli atti persecutori (art. 612 bis c.p.), i maltrattamenti contro familiari e conviventi (art. 572 c.p.), le violenze sessuali (art. 609 bis, 609 ter e 609 octies c.p.) e alcune fattispecie delittuose introdotte con la legge n. 69 del 19 luglio 2019. In particolare, nel triennio in esame, con riferimento ai reati commessi, si evidenzia, per tutte le fattispecie in esame, un trend in progressivo e costante incremento nel corso degli anni, ad eccezione di un lieve decremento degli atti persecutori in flessione in relazione all’anno 2022. L’analisi inoltre si concentra nel periodo 1 gennaio – 30 giugno 2024, confrontato con l’analogo semestre del 2023. Nello specifico si registra una diminuzione sia degli atti persecutori, che da 9.359 scendono a 8.592 (-8%), che delle violenze sessuali che da 2.991 passano a 2.923 (-2%); mentre aumenta il numero dei maltrattamenti contro familiari e conviventi per cui si registra un incremento (5%), passando da 11.808 a 12.424.

I dati evidenziano un trend in costante crescita per la violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa (art.387-bis c.p.). Per quanto riguarda la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti (art.612-ter c.p.) e la costrizione o induzione al matrimonio (art.558-bis c.p.) si registra un andamento ondivago: dopo una lieve diminuzione nel 2022, segue un aumento, rinvenibile anche nei periodi parziali esaminati. Diverso andamento si rileva, invece, per la deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso (art.583-quinquies c.p.), che, dopo un aumento nel 2022, evidenzia una diminuzione nel 2023 e nel periodo dei semestri raffrontati.

C’è altresì un generale aumento per la costrizione o induzione al matrimonio del 21%; per la violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa del 18%; per la deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso del 3%; per la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti dell’1%. Per il delitto di deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al
viso emerge un lieve calo (-9%). Sia nel triennio che nei periodi parziali considerati, il reato maltrattamenti contro familiari e conviventi evidenzi un trend in crescita, mentre si regista un lieve decremento per le violenze sessuali nel 2022 rispetto al 2023 e nei semestri esaminati. Gli atti persecutori, invece, evidenziano nel triennio un trend lievemente in aumento, mentre nel periodo parziale considerato un decremento. I dati relativi alle segnalazioni a carico dei presunti autori infatti, mostrano, nel triennio, un incremento, rispettivamente del 6% per gli atti persecutori, dell’11% per i maltrattamenti contro familiari e conviventi e del 15% per le violenze sessuali.

Il Centro di Elaborazione Dati ha anche analizzato i reati introdotti dal cosiddetto Codice Rosso. I dati evidenziano un trend in costante crescita per la violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa (art.387-bis c.p.). Per quanto riguarda la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti (art.612-ter c.p.) e la costrizione o induzione al matrimonio (art.558-bis c.p.) si registra un andamento ondivago: dopo una lieve diminuzione nel 2022, segue un aumento, rinvenibile anche nei periodi parziali esaminati. Diverso andamento si rileva, invece, per la deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso (art.583-quinquies c.p.), che, dopo un aumento nel 2022, evidenzia una diminuzione nel 2023 e nel periodo dei semestri raffrontati.

L’escalation della violenza può purtroppo degenerare nel più grave dei delitti contro la persona, ovvero l’omicidio volontario, di cui all’art. 575 c.p.. Per quanto attiene alle donne uccise, non viene effettuata
un’analisi dei “femminicidi” in quanto tale definizione,
pur facendo riferimento a una categoria
criminologica nota e costituendo un termine di uso comune per indicare gli omicidi con vittime di
genere femminile compiuti come atto estremo di violenza misogina, non trova corrispondenza in una
fattispecie codificata nel nostro ordinamento
giuridico e si presta, pertanto, ad interpretazioni.

L’esame viene, quindi, sviluppato sugli omicidi volontari, attraverso lo studio e l’analisi di tutti i dati interforze acquisiti dalla Banca Dati delle Forze di Polizia che vengono confrontati ed integrati attraverso le fonti aperte e con le informazioni che pervengono dai presidi territoriali di Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri. Dopo un lieve incremento delle vittime di genere femminile relativamente all’anno 2022, tale trend nel 2023 si inverte. Infatti a fronte dell’aumento totale degli eventi, che nel 2022 passano da 123 a 130 (6%), emerge una diminuzione delle vittime donne che, nel 2023, scendono da 130 a 117 (-10%). Relativamente al periodo 1 gennaio – 30 giugno 2024, sono stati registrati 141 omicidi, con 49 vittime donne, di cui 44 uccise in ambito familiare/affettivo; di queste, 24 hanno trovato la morte per mano del partner/ex partner. Analizzando gli omicidi del periodo sopra indicato rispetto a quello analogo dello scorso anno, il numero degli eventi è in diminuzione, da 176 a 141 (-20%), come pure è in calo il numero delle vittime di genere femminile, che da 62 scendono a 49 (-21%).

Anche i delitti commessi in ambito familiare/affettivo fanno rilevare un decremento nell’andamento generale, passando da 81 a 67 (-17%); altresì, si registra una diminuzione per quanto attiene al numero delle vittime di genere femminile, che da 53 scendono a 44 (-17%). In flessione, rispetto allo stesso periodo del 2023, anche il numero degli omicidi commessi dal partner o ex partner, che da 36 diventano 29 (-19%) e quello delle relative vittime di genere femminile, che da 32 passano a 24 (-25%).

redazione

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