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Caldo e lavoro, Formula Ambiente ‘studia’ metodi per i dipendenti a Trapani e Marsala. VIDEO

Mentre la Provincia di Trapani è nella morsa dell’afa e del rischio incendi e ondate di calore secondo i bollettini della Protezione Civile, passando da preallerta a ‘zona rossa’, con punte di oltre 35°, la Regione siciliana, forse un pò frettolosamente ma in maniera necessaria, ha emanato un’ordinanza urgente con efficacia immediata e fino al 31 agosto per gli addetti nei settori agricolo, florovivaistico, edile e affini che svolgono attività fisica intensa e in prolungata esposizione al sole, prevedendo uno stop nelle ore più calde. Già da un anno però, Formula Ambiente – aziende che si occupa della raccolta dei rifiuti porta a porta anche a Trapani e Marsala – assieme a Fondazione Rubes Triva e col coordinamento di Inail, Dimeila e CNR-IBE, sta portando avanti un progetto, giunta alla fase “2”, denominato “Worklimate2”, ovvero tutelare la salute dei lavoratori più esposti al sole attraverso degli studi scientifici e le testimonianze dei dipendenti di Formula Ambiente.

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Nei giorni scorsi, a Capo Boeo e nel capoluogo di Provincia sono stati effettuati rilievi sul campo per la misurazione dei parametri ambientali e metabolici dei lavoratori attraverso l’utilizzo di centraline apposite per la misurazione di temperatura, umidità e velocità dell’aria, oltre a strumentazione non invasiva, ad esempio per verificare il grado di disidratazione sono stati effettuati degli esami alle urine dei lavoratori. Inoltre, è in fase di studio un nuovo vestiario. Giuseppe Mulazzi, Direttore Generale di Fondazione Rubes Triva, durante la presentazione della seconda parte del progetto, nella sede trapanese dell’azienda affidataria del Servizio Integrato Gestione Rifiuti, fa riflettere sui cambiamenti climatici che “… impongono un ragionamento approfondito sulla sicurezza e sulla salute dei lavoratori. A ciò abbiamo affiancato la formazione a 400 dipendenti. Un’esperienza che è partita anche in altre realtà da Nord a Sud del Paese”.

Marcello Rosetti, direttore HR di Formula Ambiente Spa, ricorda che è necessaria “… la responsabilità del singolo lavoratore perché su queste attività l’autocontrollo è fondamentale. Bisognare bere e fare delle pause”. A dare manforte a Rosetti anche Michela Bonafede, ricercatrice Dimeila Inail: “I nuovi abiti forniti non soddisfano tutti, sono al 60% cotone e al 40% poliestere. Dobbiamo trovare una via di mezzo senza dimenticare i colori ben visibili quando si lavora su strada. Maggiore attenzione all’idratazione, soprattutto per chi ha patologie croniche o lavora da solo”. Alla presentazione di “Worklimate2”, erano presenti anche Massimo Fundarò, Presidente SRR Trapani Nord, Giorgio Magaddino di Uil Trapani, Arturo Vallone, direttore generale del Dipartimento Regione Sicilia Acque e Rifiuti, Silvia Buongiorno, vice presidente di Confindustria Cisambiente e gli assessori di Trapani (Emanuele Barbara) e di Marsala (Giacomo Tumbarello). Di certo, prendendo come esempio la giornata afosa di ieri, lavorare dalle 11.30 fino alle 15.30 è a dir poco impensabile per chi fa lavori usuranti sotto il sole. C’è il rischio serio di malesseri. Ma ancora una volta ieri, proprio in questa fascia oraria, c’erano operatori a lavoro che, si spera, abbiano il buon senso di attuare i consigli dei loro coordinatori che li informeranno tramite messaggio grazie alle allerte ondate di calore fornite dall’Inail.

redazione

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