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Tre cagnolini abbandonati in centro a Marsala, il mancato intervento e il salvataggio dei volontari

Ieri mattina, di fronte a un palazzo di via Amendola, a Marsala, proprio dove si trova la sede del nostro giornale – oltre che abitazioni private e altri uffici – è accaduta una di quelle vicende di cui spesso si sente parlare: l’abbandono di cuccioli di cane. Negli anni ci siamo trovati più volte a dare consigli su cosa fare in caso di abbandono. La legge, per il vero, parla chiaro. Il problema è che spesso la stessa legge si scontra con servizi che non funzionano o funzionano male e rimpalli di responsabilità. Una volta scoperta la scatola contenente i tre cagnolini, di circa 40 giorni, due maschi e una femmina, i residenti hanno cercato di presidiarli per metterli in sicurezza ed evitare che qualcuno di loro finisse in strada.

Ma è qui che inizia l’odissea: dopo che la nostra redazione ha contattato diversi numeri, principalmente di associazioni animaliste della Città, è stato avvisato telefonicamente il canile municipale che per oltre un’ora ha squillato a vuoto. Solo dopo ha risposto un veterinario dicendo che non era sua competenza diretta e che – come da regolamento – occorreva chiamare i Vigili urbani. La Polizia Municipale, interpellata, ha fatto sapere che nonostante la competenza non fosse la loro (… ma quindi di chi è?), si sarebbe messa in contatto col canile. Fatto sta che, dopo ulteriore pressing, si è attivata l’Associazione Randagi del Sud di Rosa Errera che si è detta disponibile a soccorrere i cagnolini personalmente. Contestualmente la Errera, giunta sul posto, ha visto passare l’auto dei Vigili urbani con a bordo un medico veterinario della struttura di Ponte Fiumarella e li ha fermati indicando la presenza dei cuccioli. E così finalmente i tre cuccioli sono stati ‘salvati’, più che altro perchè erano dentro una scatola con i loro escrementi e sotto il caldo afoso avrebbero patito troppo. Questa storia è finita bene perchè ha allarmato tanti, ma altri animali non sono stati e non saranno così fortunati.

E’ evidente che da molti anni il servizio del canile municipale è oggetto di interrogazioni consiliari, di discussioni sterili, di impegni presi e mai mantenuti dalle varie Amministrazioni, mentre occorrerebbe una grande campagna di sensibilizzazione e un’attività di propaganda, iniziando dalle scuole per l’adozione. Accanto a tutto questo, lo ribadiamo ancora una volta, occorre l’impegno affinchè in casi estremi come questo, ci sia l’intervento e non un telefono che la maggior parte delle volte squilla a vuoto. I volontari non possono fare tutto da soli. Per chi volesse donare una casa e una famiglia ai tre cuccioli rivolgersi all’Associazione Randagi del Sud: 380 108 4714 – randagi.delsud@libero.it

redazione

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