In queste serate di caldo e di atteso e sperato tifo per la nazionale di calcio che ci ha abbandonati a guardare i ragazzini già campioni di altre nazioni (mentre i nostri giocano ancora nei campetti di periferia), abbiamo appreso che l’aeroporto di Malpensa Milano, cambia nome. Allora in vista di fare scalo al “Silvio Berlusconi” noi, non so se ci capite, che viaggiamo pochissimo di persona, ma cerchiamo di leggere tanto, ci è venuto in mente di andare a capire a chi sono intitolati gli aeroporti italiani, magari quelli minori che non accolgono milioni di viaggiatori l’anno, ma sono comunque utilissimi. Sentite e paragonate: lo scalo di Roma-Fiumicino è stato dedicato a Leonardo da Vinci, uno dei più grandi geni del Rinascimento italiano; . Venezia ha pensato di ricordare Marco Polo celebre esploratore e Torino a Sandro Pertini (che nostalgia…), settimo Presidente della Repubblica Italiana.
L’aeroporto di Bologna porta il nome di Guglielmo Marconi, inventore e premio Nobel per la fisica, e quello di Palermo ai magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, noti per la loro lotta contro la mafia. Chi arriva o parte da Catania fa memoria del grande compositore musicale Vincenzo Bellini e a Pisa all’ombra della torre pendente lo hanno intitolato a Galileo Galilei, famoso scienziato e matematico. Amerigo Vespucci, esploratore e navigatore fiorentino ha dato il nome allo scalo di Firenze mentre Cristoforo Colombo, famoso esploratore genovese accoglie i viaggiatori nel capoluogo ligure. A Verona hanno scelto Gaio Valerio Catullo, poeta romano e a Perugia San Francesco d’Assisi, santo patrono d’Italia. L’aeroporto di Rimini è stato inaugurato ricordando Federico Fellini, famoso regista cinematografico italiano e a Parma lo scalo è intitolatoa Giuseppe Verdi, celebre compositore italiano.
Vorremmo continuare ma ci vergogniamo a scrivere adesso che questi nostri illustri compatrioti che onorano la scienza, la musica e il cinema potrebbero andare a dividersi i riconoscimenti con Silvio Berlusconi.. Ora (lasciando perdere i suoi aspetti controversi con la mafia, con la Loggia massonica P2, i suoi conflitti d’interessi, Dudù, Nicole Minetti, le olgiettine, il bunga bunga, lo stalliere e Ruby, la nipote di Mubarak) ammesso che Berlusconi sia stato un imprenditore di successo, l’ideatore delle tre Reti Mediaset, il padre di “Forza Italia” credo che anche il più rozzo e ignorante politico, possa riconoscere la differenza tra Marco Polo, da Vinci, Marconi, Cristoforo Colombo, Galileo Galilei, San Francesco e il cavaliere. Berlusconi a meno che nel suo curriculum dove si parlava delle sue esibizioni come cantante a bordo di una nave da crociera, fossero alla pari dei componimenti di Verdi o liriche poetiche come quelle di Catullo. Allora capiremmo. Volete vedere che qualche suo fedelissimo prima o poi i proporrà una causa di santità? Sperando che in Vaticano abbiano ancora un po’ di fede in Cristo, noi che abbiamo vissuto le loro gesta, se si intitolerà l’aeroporto a Berlusconi allora non vedo perché non dovremmo dedicare una stazione a Bettino Craxi o a Giulio Andreotti. E il ponte sullo stretto, ministro Salvini a chi lo intitoliamo?