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Il Distretto Socio-Sanitario Marsala-Petrosino combatte la dispersione scolastica con le ‘officine inclusive’

Nessuno resti indietro: questo il mood del progetto “For you, for all: officine inclusive”, che ha come obiettivo la promozione, mediante opportunità educative mirate, del benessere e della crescita armonica dei minori del Distretto Socio Sanitario n. 52, Marsala e Petrosino. L’obiettivo che l’idea progettuale intende realizzare è incentrato sulla prevenzione della dispersione scolastica dei minori in età adolescenziale e, si palesa come necessario il coinvolgimento delle famiglie, dei tutori, dei docenti e del territorio nel processo educativo, in virtù della conoscenza diretta con le singole ed individuali realtà dei partecipanti. Il progetto, finanziato dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), con i fondi del Next generation EU e l’Agenzia per la Coesione Territoriale, ha preso avvio il 10 giugno 2023 e si concluderà nel 2025, grazie al partenariato tra il terzo settore (L’Arca Cooperativa sociale capofila, Ultima Dea Cooperativa sociale e associazione Koinè) e le Istituzioni pubbliche (Istituto Comprensivo Statale Giuseppe Mazzini e Istituto Statale Di Istruzione Secondaria Superiore A. Damiani).

Ad un anno esatto dall’avvio del progetto facciamo un resoconto intermedio, la cui analisi ci indicherà i risultati, seppur parziali, raggiunti. Ad oggi sono stati raggiunti 165 minori di età compresa tra gli 11 e i 17 anni ed oltre 50 gruppi familiari o tutori. Le scuole che hanno beneficiato dei servizi offerti dal progetto sono l’Istituto comprensivo Nosengo di Petrosino, Istituto comprensivo Alcide De Gasperi, la Scuola Media Statale G. Mazzini, il Liceo Statale Pascasino, l’Istituto comprensivo Mario Nuccio, di Marsala. L’idea cardine del progetto ha riguardato la creazione di uno sportello itinerante con lo scopo di offrire sostegno psicologico e pedagogico nonché mediazione interculturale, volto a supportare e sostenere l’educazione inclusiva delle famiglie, dei tutori e della comunità.

Gli operatori dello sportello hanno collaborato e continueranno a collaborare in sinergia con l’Osservatorio per la Dispersione scolastica, gli uffici territoriali sociali e sanitari, le parrocchie, le associazioni del territorio valorizzando la Rete di Supporto Sociale dello Sportello e promuovendo azioni di orientamento e assistenza dei minori nel passaggio dalla scuola secondaria di I grado alla secondaria di II grado. Attraverso il tutoraggio educativo si è riusciti a riconoscere e raggiungere le situazioni a rischio abbandono scolastico cercando di prevenire il manifestarsi dei disagi attraverso la realizzazione di interventi di didattica personalizzata. Per favorire la partecipazione attiva parallelamente alle attività dello sportello sono state avviate una pluralità di attività laboratoriali all’interno delle scuole che hanno visto gli studenti confrontarsi sui temi dell’orientamento e della progettazione partecipata.

L’offerta di laboratori sportivi così come di quelli culturali, narrativi o di coding/elettronica hanno permesso a numerosi ragazzi di uscire dal loro isolamento e riscoprire il piacere di stare insieme, al di là delle ore strettamente scolastiche e di potersi cimentare in attività mai sperimentate perché in condizioni di privazione sociale, culturale ed economica. Attività che continueranno per tutto il periodo estivo, che è il momento di maggiore rischio di isolamento per le fasce più deboli. E allora tutti in campo: Kick boxing, difesa personale, fotografia, calcio, palestra, riciclo, italiano per stranieri. Diverse i professionisti che guidano i diversi laboratori e svariati i siti di realizzazione dei laboratori, Polisportiva Dribbling presso Fiumara del Sossio, Polo Sociale Integrato, Palestra Trinacria BJJ, Chiesa Maria S.S. Ausiliatrice, all’interno del grest organizzato dai salesiani e diverse Comunità di Seconda Accoglienza e Progetto Sai per MSNA. Le diverse attività sono state progettate per essere accessibili a tutti gli studenti, indipendentemente dalle loro abilità fisiche o dalle loro predisposizioni personali. Gli insegnanti, i tutor e gli esperti hanno lavorato per creare un ambiente accogliente e supportivo, in cui ogni studente si sentisse valorizzato, intervenendo in maniera puntuale per individuare le fragilità attraverso la messa a punto di strategie che hanno permesso a molti minori il rientro nel sistema scolastico e il raggiungimento del successo scolastico.

Questi risultati, sia pur parziali, mettono in evidenza come siano necessari interventi strutturati a favore dei bambini, adolescenti e famiglie in condizione di povertà educativa per poter superare il gap che necessariamente si sta creando tra i ricchi e i poveri e soprattutto della necessità di lavorare in rete, superando ogni forma di egocentrismo nell’attribuzione di meriti per il raggiungimento degli obiettivi che devono essere condivisi dall’intera comunità.

redazione

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