Sarà Domenico Ventura Mastrolembo il commissario ad acta nominato dalla Regione Siciliana per i 15 Comuni della provincia di Trapani che ad oggi non hanno provveduto ad approvare il rendiconto di gestione per il 2023. Si tratta di Calatafimi Segesta, Campobello di Mazara, Castellammare del Golfo Custonaci, Erice, Favignana, Gibellina, Marsala, Misiliscemi, Paceco, Pantelleria, Partamma, San Vito Lo Capo, Trapani e Valderice.
Complessivamente sono 236 i Comuni siciliani che a oggi non hanno provveduto ad approvare il rendiconto di gestione per il 2023 e per i quali scatta adesso il commissariamento: 26 nella provincia di Agrigento, 16 a Caltanissetta, 30 a Catania, 11 a Enna, 64 a Messina, 54 a Palermo, 8 a Ragusa, 12 a Siracusa e 15 a Trapani.
L’assessore regionale alle Autonomie locali, Andrea Messina, ha firmato i decreti di nomina dei commissari ad acta che svolgeranno le attività necessarie all’approvazione, assumendo le funzioni sostitutive degli organismi inadempienti fino all’approvazione da parte del Consiglio comunale.
«Il rendiconto – sottolinea l’assessore Messina – è uno strumento necessario per l’attività contabile, attraverso il quale si verificano l’entità e le modalità con le quali le amministrazioni comunali hanno dato attuazione alle previsioni del bilancio. La legge fissa precisi termini per la sua approvazione. Il commissariamento nei confronti dei Comuni inadempienti, nonostante i numerosi solleciti, è un intervento sostitutivo obbligatorio da parte della Regione, che garantisce regolarità contabile e trasparenza nei confronti dei cittadini».
I commissari ad acta, che appartengono al corpo ispettivo della Regione, presso il dipartimento delle Autonomie locali, al momento dell’insediamento verificheranno lo stato del procedimento.