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Riaperto al pubblico il Centro di recupero Tartarughe marine dell’Area marina protetta Isole Egadi

Tra le specie che sono più diffuse nel Mar Mediterraneo c’è la tartaruga Caretta Caretta, oggi purtroppo seriamente minacciata dalle attività umane. Per fortuna a Favignana c’è il Centro di recupero per tartarughe marine dell’Area marina protetta delle Isole Egadi, un vero e proprio ospedale veterinario che si occupa della cura di esemplari in difficoltà e della loro riabilitazione fino alla totale guarigione, momento in cui potranno essere nuovamente liberate nel loro habitat naturale. Al Centro, sono conferiti gli esemplari recuperati nei compartimenti marittimi di Trapani e Mazara del Vallo.

Ospitato all’interno deli locali dell’ex Tonnara di Favignana, il Centro di recupero per tartarughe marine dell’Area marina protetta delle Isole Egadi è gestito in collaborazione con WWF Italia e Legambiente. Oltre all’attività primaria di recupero e cura – che prosegue incessantemente nel corso dell’anno – dall’inizio del mese di maggio il Centro ha riaperto le porte anche al pubblico ed offre a tutti i visitatori la possibilità di trovarsi a stretto contatto con splendidi esemplari di Caretta Caretta ma, cosa estremamente importante, di capire davvero a quali pericoli vanno incontro questi preziosi e bellissimi animali a causa di comportamenti sconsiderati da parte dell’uomo. Al momento, una sola tartaruga è ospite del centro, ma sono diverse le vasche a disposizione.

Il problema maggiore per la maggior parte delle tartarughe che finiscono al Centro è legato alla presenza di platica in mare. I diversi oggetti, soprattutto le buste monouso, vengono spesso scambiate per prede e quindi ingerite. In altri casi, le tartarughe restano imprigionate o ferite da materiale collegato ad attività dell’uomo: attrezzi da pesca, pezzi di reti, eliche. Talvolta vengono anche catturate involontariamente durante l’attività di pesca. Secondo il Wwf, in Italia, come a livello globale, proprio le attività di pesca rappresentano la minaccia maggiore per le tartarughe marine, con più di 24.000 catture annuali.

Nato anche grazie al contributo del Ministero dell’Ambiente e del Fondo Italiano per la Biodiversità promosso da Federparchi, il Centro di Recupero di Favignana, è stato realizzato nell’ambito del progetto LIFE+12 Tartalife, finanziato dalla Commissione Europea, di cui l’AMP Isole Egadi era partner.

Il centro è aperto al pubblico dal martedì alla domenica dalle 10:00 alle 13:00 (con ultimo ingresso alle ore 12:30) ed effettua visite guidate per piccoli gruppi, con un massimo di 20 persone per volta. Il lunedì invece rimarrà chiuso per esigenza delle tartarughe stesse.

Tanti i progetti e i laboratori che, nel corso del tempo, sono stati dedicati ai bambini per permettere loro di scoprire il fantastico mondo delle tartarughe e diventare cittadini più consapevoli di quanto il rispetto dell’ambiente sia necessario per il benessere di tutti.

Antonella Genna

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