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Marsala, Sturiano ci illustra i passaggi previsti per la trattazione della mozione di sfiducia al sindaco

Entro 30 giorni l’Aula deciderà se il sindaco deve rimanere o se si ritorna al voto.

Abbiamo analizzato più volte dal punto di vista politico la vicenda che ha portato alla presentazione da parte di dodici consiglieri consiglieri comunali a presentare una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco di Marsala Massimo Grillo.

Abbiamo pubblicato sulle nostre testate una sintesi degli argomenti trattati nella mozione che è stata presentata nei giorni scorsi. Tra i destinatari, come previsto dalla legge, il presidente del Consiglio comunale Enzo Sturiano, perché è proprio all’Aula del Massimo Consesso Civico che spetta il voto che può sfiduciare il sindaco oppure riconfermarlo nella carica. Abbiamo sentito il presidente del consiglio per avere ulteriori delucidazioni sui passaggi tecnici che attengono alla trattazione dell’atto.

“Come è mia consuetudine – ci dice Sturiano -convocherò una riunione dei capigruppo consiliari per venerdì prossimo 24 maggio. In quella data decideremo il giorno in cui trattare la mozione. La legge prevede che non posso procedere prima dei dieci giorni successivi alla presentazione per dare modo al sindaco, destinatario dell’Atto, di prendere esatta conoscenza e preparare una replica. Di contro non possiamo fare trascorrere oltre trenta giorni entro i quali deve tassativamente iniziare la discussione”.

Sturiano ci dice anche che probabilmente visto l’unicità dell’argomento, non si procederà nel modo convenzionale, la parola a due consiglieri contro e due a favore e quindi il voto. “Credo che ogni consigliere, comunque la pensi, abbia il diritto di intervenire su di un argomento così delicato. Credo che una volta incardinato il punto la seduta potrebbe protrarsi, ma siamo nel campo delle ipotesi. Non essendoci precedenti non abbiamo riferimenti e ci atterremo scrupolosamente a quanto previsto dalla legge”.

Intanto oggi pomeriggio il Consiglio comunale ritorna a riunirsi per scorrere l’ordine del giorno previsto, ma c’è da giurare che nei corridoi e nelle discussioni “fuori sacco”, i consiglieri non parleranno altro che della mozione di sfiducia e del possibile esito che la stessa potrà avere.

Gaspare De Blasi

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