Categorie: CronacaPalermoRegione

Miccichè e l’auto blu usata per recuperare teglie di pasta a forno e altri oggetti

Il divieto di dimora disposto al deputato regionale Gianfranco Miccichè – e il conseguente obbligo di dimora per il suo assistente-autista Maurizio Messina – deriva da un’indagine condotta dalla Guardia di Finanza in merito a quello che si ravvisa come reato di peculato, truffa aggravata all’Ars e false attestazioni. In pratica Miccichè pare che abbia avuto “una gestione arbitraria e del tutto personalistica dell’autovettura” come afferma il Gip. Il suo autista in pratica era conducente, corriere, portaordini e trasportatore. Dalla propria residenza di Cefalù pare che l’ex presidente dell’Assemblea regionale siciliana disponeva che l’autista impegnasse più e più volte il tragitto Palermo-Cefalù per accompagnarlo, o recapitargli due teglie di pasta al forno per il suo compleanno, per trasportare la moglie o consegnargli un dispenser da sapone, per recapitargli un “bidone di benzina” o consegnargli un cofanetto/regalo, per portare il gatto dal veterinario o recuperare il caricabatterie dell’iPad. Sono circa 33 gli episodi verificati dai finanzieri.

Ogni viaggio comportava un impegno di almeno 4 ore che consentiva all’autista di ottenere una retribuzione supplementare per l’attività effettuata.

redazione

Condividi