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Deposito scorie nucleari, Bica: “A Copenaghen è esempio sicuro”, Safina: “L’onorevole di FdI è disinformato”

Mentre l’Ars approva la mozione presentata dai 5 stelle contro il deposito di scorie radioattive nei territori di Trapani (Fulgatore) e di Calatafimi-Segesta, scoppia la polemica dell’onorevole Dario Safina (PD) con Giuseppe Bica (FdI). “Rispetto le osservazioni della collega Ciminnisi, ma è importante chiarire che la mia posizione si basa su una valutazione completa e obiettiva degli interessi della nostra regione. Sulla questione delle scorie nucleari, è fondamentale diffondere informazioni accurate e basate sulla scienza. I depositi progettati per le scorie nucleari sono ampiamente considerati sicuri e hanno un impatto zero sull’agricoltura, sull’ambiente e sul paesaggio circostante. Durante il dibattito d’aula, abbiamo discusso dei potenziali vantaggi economici e occupazionali di progetti infrastrutturali di questa portata“, afferma Bica dopo l’annuncio della collega Cristina Ciminnisi in merito alla mozione.

La mia posizione mira a fornire informazioni corrette alla popolazione, consentendo così al territorio di esprimersi sulla base della verità scientifica anziché su narrazioni errate o ideologiche – continua il deputato di Fratelli d’Italia -. È interessante notare che a Copenaghen, attorno a un reattore nucleare, è stata costruita una pista artificiale di sci che ha contribuito al turismo nazionale. Questo esempio dimostra come sia possibile sfruttare le risorse esistenti in modo creativo e sicuro. L’unico impatto negativo in questa discussione sembra derivare da informazioni inesatte che creano timori infondati. È importante sottolineare che un progetto di questo tipo potrebbe portare alla creazione di un parco scientifico di alto livello, generando occupazione e attrazione internazionale. Tuttavia, rispetto il dissenso delle comunità locali, poiché sono loro a dover prendere la decisione finale. È nostro dovere valutare attentamente se rimanere legati ad informazioni fuorvianti o se aprire la mente a nuove prospettive di sviluppo, mantenendo sempre al centro la sicurezza e il benessere della nostra regione. È necessario considerare tutte le opzioni per uno sviluppo sostenibile, tenendo conto dei bisogni presenti e futuri della nostra comunità”.

A Bica però risponde piccato Safina. “Spiace notare come il collega Giuseppe Bica parli di dibattito informato quando egli stesso risulta privo di informazioni corrette. Tanto per cominciare a Copenaghen non esiste alcuna centrale nucleare. La Danimarca è un paese fortemente antinucleare. Bica forse si riferisce al termovalorizzatore (che è ben altra cosa rispetto a un reattore nucleare) con annessa pista da sci, inaugurato nel 2019 sull’isola a Sud di Copenhagen?”. Risponde così il deputato regionale del PD al collega di Fratelli d’Italia.

Non è affatto vero – continua Safina – che in queste settimane sono state diffuse ‘informazioni inesatte che creano timori infondati’. Il lavoro svolto dalle amministrazioni comunali per stilare le relazioni che spiegano perché quei siti non sono idonei, partono da un’analisi attenta e precisa delle peculiarità dei territori e delle loro specificità. Dati scientifici e ambientali, verificabili e verificati, che nulla hanno di inesatto o infondato. A partire da Fulgatore, nel comune di Trapani, dove in quei 200 ettari individuati insistono dure aree Doc siciliane e che vedrebbe andare in fumo anni di sacrifici e duro lavoro degli agricoltori locali. Per non parlare poi del sito individuato a Calatafimi Segesta, a due passi dal centro abitato e dal parco archeologico. Tutte informazioni queste, che la collega Cristina Ciminnisi del Movimento 5 Stelle, prima firmataria della mozione, ha abbondantemente riportato ieri in aula prima della votazione”.

Qui il punto non è la mancanza di informazioni esatte, quelle ci sono. Basta leggere le carte se si vuole. La questione invece è un’altra ed è di natura politica – incalza Safina -. Ieri all’Ars ci saremmo aspettati che anche il governo si schierasse contro la realizzazione di questa maxi-discarica nel trapanese. Quello che abbiamo udito invece, è stato il silenzio assordante di Schifani e dei suoi assessori”. “Presidente Schifani, vorrei ricordarle che anche Trapani fa parte della Sicilia e i cittadini trapanesi hanno il diritto di sapere cosa pensa il suo governo della vicenda e quale sarà il loro futuro nei prossimi anni”, ha concluso Safina.

redazione

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