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Morte sul lavoro a Salemi, i sindacati si mobilitano: oggi sit-in davanti alla Prefettura di Trapani

Mobilitazione dei sindacati sul tema della sicurezza del lavoro. Un tema che ha tristemente caratterizzato l’ultima settimana, soprattutto in Sicilia, dopo il tragici episodi di Casteldaccia e Salemi.

“È inaccettabile questa continua scia di gravi incidenti e di morti sul lavoro, siamo stanchi e preoccupati , serve un’azione forte e sinergica fra tutte le realtà che hanno la responsabilità di far tornare a casa i lavoratori sani e salvi”. Ad affermarlo sono Liria Canzoneri, Leonardo La Piana e Tommaso Macaddino segretari generali Cgil Cisl Uil Trapani, annunciando la mobilitazione dei confederali all’indomani dell’ennesima morte bianca avvenuta ieri a Salemi. Questa mattina, alle ore 11, si terrà un sit in davanti alla sede della Prefettura di Trapani. “Un’altra giovane vita si perde in modo assurdo. È inaccettabile questa escalation di gravi incidenti, torneremo a sollecitare la Prefettura affinché si convochi un tavolo di emergenza”, concludono i segretari Cgil, Cisl e Uil Trapani.

Sulla vicenda si registra anche la presa di posizione di un’altra sigla sindacale, il Sinalp. “Da diverso tempo – dichiara il Segretario Regionale Andrea Monteleone – il Sinalp contesta l’uso del sistema del Subappalto. Questo sistema, nei fatti, premia le aziende più strutturate e con capitali maggiori, che hanno maggior facilità ad ottenere le necessarie fideiussioni ed accedere al credito per poter partecipare all’appalto, e sono per lo più ubicate nel nord Italia. L’azienda che si aggiudica un appalto nel sud italia o peggio in Sicilia, sfrutta l’opportunità di poter utilizzare il sistema del subappalto per evitare di essere direttamente presente con propri operai in questi territori. Quindi commissiona i lavori, chiaramente ad un costo ulteriormente ribassato rispetto al valore iniziale, ad una azienda del territorio che magari non era riuscita ad aggiudicarsi l’appalto in questione. Queste aziende che agiscono in subappalto, costrette a lavorare sottocosto, spesso non riescono a garantire la piena sicurezza ai propri dipendenti, e non riescono ad aggiornare periodicamente i propri dipendenti sulle regole della sicurezza nei luoghi di lavoro. Bisogna avere il coraggio di ripensare il sistema del subappalto, incrementare i controlli sulla sicurezza e migliorare il sistema della formazione continua per i dipendenti, rendendolo più efficace. Solo in questo modo si potrà ridurre il numero delle morti bianche”.

Nel frattempo, le autorità hanno disposto il sequestro dell’impianto eolico e l’autopsia sul corpo del 33enne operaio campano Giuseppe Carpinelli, precipitato da oltre 30 metri d’altezza e morto sul colpo mentre stava effettuando il proprio lavoro.

redazione

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