Dopo il fulmineo successo dello scorso anno, torna “A Nome Loro – Musiche e voci per le vittime di mafia”, una lunga maratona musicale (e non solo) che il 25 maggio 2024, nello straordinario scenario del Parco Archeologico di Selinunte, Comune di Castelvetrano, in provincia di Trapani, riunirà alcuni dei più importanti protagonisti della musica italiana, oltre a giornalisti, attivisti e familiari di vittime della mafia.
Prodotto dalla neonata associazione “A nome loro” e realizzato con il sostegno della Regione Siciliana e di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, CGIL, CISL e UIL, e il contributo di CoopCulture, Nuovo Imaie, Ebat Trapani, Pluslite by più39 s.r.l., Ance Trapani, con il patrocinio della Fondazione Falcone, Libera Sicilia, Unpli Trapani e Sicily Music Conference, l’evento ha la direzione artistica di Sade Mangiaracina, è scritto dall’autore Paolo Biamonte e verrà presentato da Francesca Barra, Stefania Renda e Gino Castaldo. Rai Radio 2, ANSA e Billboard Italia sono i media partner dell’evento.
Una seconda edizione che intende ribadire con forza, attraverso la vitalità della musica e la bellezza di un luogo dall’immenso patrimonio archeologico, l’esigenza di tenere alta la guardia rispetto al fenomeno mafioso e mantenere vivo il ricordo delle vittime di mafia. Ma che intende anche valorizzare l’estrema ricchezza artistico-culturale di una terra per troppo tempo identificata esclusivamente con le attività del crimine organizzato, grazie alla costruzione di una relazione fra la produzione culturale locale e quella nazionale e internazionale.
Levante, Anna Castiglia e Martina Cirri sono gli artisti che si aggiungono a una line up già composta da La Rappresentante di Lista, Malika Ayane, Raiz, Daniele Silvestri, Paolo Fresu, Donatella Rettore, Arisa, Simona Molinari, Cristiano Godano dei Marlene Kuntz, Gianluca Petrella, Shorty, Modena City Ramblers insieme al Coro Do Re Mi dei bambini della scuola “Giuseppe Di Matteo” di Castelvetrano, Mauro Ermanno Giovanardi dei La Crus, Andrea Satta dei Têtes de Bois, Angelo Sicurella, Bonnot, Giuseppe Anastasi, Franca Masu, Silvia Mezzanotte e Mario Lavezzi oltre a una nutrita rappresentanza di musicisti siciliani come Cico Messina, Gli Asteroidi, Revolution Girl, Ermes Russo, I Musicanti, Senia, Gli Ottoni Animati, I Brugnano e il Coro Sinfonico Siciliano.
Due le resident band che abiteranno il palco durante tutto l’evento, accompagnando alcuni degli artisti in programma ma non solo. La prima, guidata dalla stessa Sade Mangiaracina al piano, con Marco Bardoscia al basso, Gianluca Brugnano alla batteria e Osvaldo Lo Iacono alla chitarra. La seconda, composta invece da Riccardo Russo al piano e alle chitarre, Salvatore Maltana al basso e Valter Sacripanti alla batteria.
Sul palco, a portare la loro testimonianza di impegno e di memoria, saliranno inoltre attrici e attori come Dajana Roncione, Donatella Finocchiaro, Luigi Lo Cascio, Paolo Briguglia, Fabrizio Ferracane e I Sansoni mentre nell’area antistante al Tempio E, direttamente gestita dall’agenzia di stampa ANSA, si avvicenderanno giornalisti esperti dell’argomento, esponenti della società civile come i rappresentanti di Addiopizzo, il giornalista Lirio Abbate e alcuni familiari di vittime di mafia come Salvatore e Emilia Catalano, Rosa Maria Vento, Francesco Mongiovì, Fina Valenti e Giovanni Montinaro. Inoltre, sarà presente anche Giuseppe Cimarosa, apprezzato regista e performer di Teatro Equestre, figlio del collaboratore di giustizia Lorenzo e nipote di Matteo Messina Denaro, da cui molti anni fa ha preso nettamente le distanze, impegnandosi, da allora, in una continua e appassionata testimonianza contro tutte le mafie.
Il primo passo in questa direzione è stato la creazione dell’omonima associazione, di cui a oggi fanno parte, oltre alla Direttrice stessa: la cantautrice pop-jazz Simona Molinari, Dario Mangiaracina, musicista e co-fondatore di La Rappresentante di Lista, Franco D’Aniello musicista e co-fondatore dei Modena City Ramblers, il cantautore Giuseppe Anastasi, la manager musicale Stefania Conte, l’esperto di comunicazione Flavio Leone, i giornalisti Patrizia Vivona e Max Firreri; e, infine, il responsabile delle attività educative della Fondazione Falcone Turi Benintende. Il secondo passo, la decisione di spostare l’evento nell’area antistante al meraviglioso Tempio di Hera (stile dorico, V sec A.C.) in grado di accogliere oltre 15.000 persone e di riprogrammarlo nella settimana di commemorazioni della Strage di Capaci.