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Al Mazara Calcio per evitare la retrocessione serve un miracolo

Saranno 90 minuti infuocati quelli dell’ultima giornata del campionato di Eccellenza. Con i verdetti già scritti nella parte alta della classifica (Nissa promossa in D e Pro Favara alla fase nazionale dei play off), resta da decifrare ciò che accadrà nella bassa classifica, per quel che riguarda la retrocessione diretta e la zona play out. Situazione particolarmente delicata per il Mazara, che divide l’ultimo posto in classifica con l’Aspra, con il magro bottino di 20 punti in 29 partite. I canarini al momento sarebbero retrocessi direttamente perché il quintultimo posto, occupato dall’Accademia Trapani, dista ben 11 punti. E per la disputa dei play out il distacco deve essere inferiore a 10. Pochi calcoli dunque per il Mazara, che domenica sarà obbligato a vincere in casa dell’Athletic Club Palermo. Ma questo potrebbe non bastare. I canarini devono infatti sperare che l’Accademia Trapani non vinca o che il Fulgatore (terzultimo con 22 punti) perda. Solo così la formazione mazarese avrebbe la matematica certezza di poter disputare gli spareggi per non retrocedere. “Dobbiamo vincere e sperare nei risultati degli altri campi – spiega mister Dino Marino – la cruda realtà è questa. I tre punti sono obbligatori. Se non vinciamo la nostra gara non possiamo sperare negli altri risultati. Non è ancora finita, magari la dea bendata ci aiuterà negli ultimi 95 minuti, magari non lo farà. I ragazzi sono questi, stanno dando l’anima. Qualcosa in più poteva essere fatto prima”. Mister Marino si riferisce chiaramente al fatto che nel mercato invernale, dopo il suo arrivo, la squadra è stata rivoluzionata da cima a fondo, affidandosi a un gruppo pieno di stranieri, francesi e argentini su tutti, con pochi italiani ancora in organico. Ma i risultati sperati non sono arrivati.

Una stagione che era cominciata male e continuata peggio per i gialloblu che erano partiti con mister Riccardo Abbenante in panchina, esonerato dopo quattro giornate. Dopo un breve interregno di mister Salvatore Asaro, meglio conosciuto come Totò Bretella, era arrivato Totò Tedesco, che ha guidato la squadra fino alla gara interna contro il Misilmeri dello scorso dicembre. Poi il ritorno di Marino che con la squadra ricostruita da zero non è riuscito a invertire la rotta. La retrocessione costringerebbe il Mazara a disputare il campionato di Promozione, punto più basso della storia calcistica gialloblu. I canarini hanno infatti giocato in Promozione soltanto nel 2004/05 e nel 2005/06, con la retrocessione dal campionato di Eccellenza arrivata nel 2003/04, quando persero i play out contro il Licata. Poche, insomma, le note liete quest’anno. Tra queste però, come segnalato anche dalla Figc, il fatto che domenica scorsa, contro la Nissa, nel Mazara sono scesi in campo ben due calciatori che partecipano al progetto “Rete! Refugee Teams” con il SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione) di Marsala 1.

redazione

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