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Tangenti, ai domiciliari Maria Pia Falco e l’ex dirigente Nicola Fiocca del Comune di Marsala

Avrebbero corrotto con gioielli, denaro, olio, panettoni e offerte di assunzioni una serie di funzionari pubblici di diversi comuni siciliani per vincere gare, ottenere rimborsi, accelerare pratiche. L’ennesimo giro di tangenti scoperto dai Carabinieri di Palermo ha al centro il responsabile e alcuni dipendenti di una cooperativa sociale di Partinico che gestisce servizi per anziani, disabili e minori e una serie di pubblici ufficiali “infedeli”. L’indagine, coordinata dalla Procura di Palermo, guidata da Maurizio de Lucia, ha portato a 3 ordinanze di custodia cautelare in carcere, 6 misure di arresti domiciliari e 3 sospensioni.

Le manette sono scattate per Giuseppe Gaglio, legale rappresentante e presidente del cda della cooperativa Nido d’Argento, Massimiliano Terzo, dipendente della coop e Gaetano Di Giovanni dirigente del distretto socio sanitario di Agrigento e capo dei vigili urbano della Città dei Templi. I domiciliari sono stati disposti per Giuseppe Chiaramonte e Francesco Chiavello, dipendente ed ex dipendente della Nido D’Argento, per l’ex sindaco di Partinico Salvatore Lo Biundo, per Maria Pia Falco, 57 anni, istruttrice direttiva al Comune di Marsala – quando svolgeva le funzioni in Servizi Sociali – e Aldo Raimondi, responsabile del settore Politiche Sociali e Culturali del Comune di S. Cataldo (Cl). Un sesto destinatario degli arresti domiciliari era ricercato ma si tratta dell’ex dirigente marsalese Nicola Fiocca, 68 anni, di recente andato in pensione che pare fosse fuori città e per questo non gli era stato ancora notificato il provvedimento. Fiocca iniziò la sua carriera negli anni ’80. Nel mese di dicembre, fu coinvolto in un pubblico dibattito di natura diversa rispetto alla vicenda in questione, proseguito anche in Consiglio comunale, che creò malumori: l’assunzione presso lo stesso ente comunale lilybetano, della figlia Francesca Fiocca, col ruolo di assistente sociale. Ma il vero problema è che il padre fosse presidente di Commissione del relativo concorso e sembra che il grado di incompatibilità parentale prevista per legge sia fino al quarto grado.

La sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio è stata invece notificata a Maria Rita Milazzo, dirigente del Comune di Balestrate, Michela Sclafani, funzionaria dell’ufficio direzione Politiche sociali della Città Metropolitana di Palermo e Antonino Geraci, presidente della commissione aggiudicatrice nella gara per l’affidamento della gestione e realizzazione “Azione A Rafforzamento dei Servizi Sociali“. Gli indagati sono accusati a vario titolo di associazione finalizzata alla corruzione, corruzione, turbata libertà degli incanti e istigazione alla corruzione.

redazione

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