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Emergenza idrica in Sicilia: scattano i piani di razionamento. La Regione vara un vademecum

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I sindaci siciliani e gli operatori economici hanno già prospettato ingenti danni alle colture e all’intero ciclo produttivo e hanno chiesto un intervento tempestivo al Governo regionale.

L’ANCI Sicilia in considerazione della situazione di estrema gravità e del rischio che possa peggiorare con inevitabili ripercussioni su economia e servizi, invita i sindaci dell’Isola a richiamare l’attenzione dei cittadini, appellandosi al senso di responsabilità, per mettere in campo tutte le misure possibili per evitare sprechi e utilizzare l’acqua in maniera parsimoniosa.

“Chiediamo agli amministratori siciliani- spiegano Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’Associazione dei comuni siciliani- di diffondere anche attraverso i siti istituzionali, social media e a mezzo stampa le regole di base per limitare al massimo lo spreco dell’acqua. Ricordiamo che tra le regole da adottare rientrano: controllare il funzionamento dei rubinetti, fare la doccia anziché il bagno, utilizzare il ciclo economico per lavatrice e lavastoviglie e non fare scorrere acqua mentre si lavano i denti o durante la rasatura”.

In un momento di così forte criticità anche il risparmio delle risorse idriche da parte dei singoli cittadini assume un’importanza fondamentale. Per questo, il segretario generale dell’Autorità di bacino Leonardo Santoro, nominato commissario delegato per l’emergenza idrica dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, ha diffuso un vademecum delle azioni e buone pratiche per il risparmio idrico potabile e la riduzione dei consumi. Il provvedimento è rivolto ai sindaci dei Comuni delle province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Messina, Palermo e Trapani, vale a dire quelle in cui è stato necessario effettuare dei razionamenti. Sarà compito degli amministratori, poi, adottare i contenuti indicati nel vademecum con ordinanze contingibili e urgenti, provvedendo alla loro attuazione e osservanza anche attraverso la Polizia municipale.

«La grave crisi idrica che stiamo vivendo – dice il presidente Schifani – richiede l’impegno di tutti, istituzioni e cittadini, anche nei comportamenti quotidiani. La Regione sta lavorando per utilizzare al meglio le risorse a disposizione per l’agricoltura e gli usi potabili provando anche a reperirne di nuove. E abbiamo chiesto al governo nazionale di sostenerci nei nostri sforzi. Occorre, però, che anche i cittadini attuino comportamenti virtuosi e responsabili per un uso corretto dell’acqua. Si tratta di alcuni piccoli accorgimenti che, sebbene semplici ed apparentemente poco incisivi, se moltiplicati, possono determinare un notevole risparmio delle risorse».

Fra le misure troviamo, ad esempio, l’applicazione di valvole rompigetto ai rubinetti, l’invito a controllare l’efficienza degli impianti idrici, a razionalizzare l’utilizzo in cucina e a usare lavastoviglie e lavatrici sempre a pieno carico. E ancora il suggerimento di innaffiare solo nelle ore notturne, l’invito a non utilizzare l’acqua potabile per il lavaggio di veicoli privati, a preferire l’impiego della doccia rispetto a quello della vasca e a non alimentare con acqua potabile le fontane ornamentali e le piscine. L’ordinanza commissariale con il vademecum si può trovare a questo indirizzo.

redazione

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