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Asp, anche per il manager Ferdinando Croce richiesto l’accesso agli atti

Ad oltre due mesi dalle nomine, i dirigenti individuati dal Governo Schifani per guidare le aziende sanitarie provinciali della Sicilia, sono ancora formalmente ‘commissari straordinari’. Infatti la Giunta regionale non ha ancora ‘trasformato’ l’investitura in direttori generali neppure nella riunione che si è tenuta il 3 aprile. Il quadro che cercheremo di sintetizzare si arricchisce, però, di un nuovo elemento: arrivano tre richieste di accesso agli atti della selezione. Il fatto che nella riunione di giunta di mercoledì scorso non si sia ultimato l’ultimo passaggio ufficiale, ha un antefatto. La Commissione Affari Istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana poco tempo fa aveva deciso, in pratica, di non decidere.

I deputati della prima Commissione infatti, dopo aver chiesto tutti i documenti della selezione, per controllare la legittimazione delle nomine dei dirigenti Asp, non si sono espressi, lasciando il via libera alle scelte della Presidenza attraverso il cosiddetto ‘silenzio assenso’. Tuttavia, come accade nel caso di nomine importanti, il mondo della politica va quasi sempre in fibrillazione, a maggior ragione quando si tratta di manager della Sanità. Come si ricorderà, questa nuova tornata commissariale prevede anche un sistema di pesi e contrappesi politici che il Governo Schifani ha cercato di fare per non scontentare nessuno dei partiti della sua maggioranza. Secondo indiscrezioni, tutte le tessere del puzzle non sarebbero sistemate ad hoc e per questo non si è arrivati ancora alla cosiddetta della ratifica di quelli che diventeranno i direttori generali.

A complicare la vicenda, che lo ricordiamo, dovrà avvenire 45 giorni prima del voto per le Elezioni Europee, arrivano le richieste di accesso agli atti che riguardano tre degli attuali manager Asp nominati: Gaetano Sirna che è stato confermato direttore generale del Policlinico di Catania ma che avrebbe superato i limiti di età, Giorgio Santonocito designato al Policlinico di Messina e proprio il neo commissario dell’Asp di Trapani Ferdinando Croce, definito fedelissimo dell’ex assessore alla Sanità Ruggero Razza. Per i tre è stato chiesto un approfondimento degli atti che hanno riguardato la loro nomina. Se tutte le carte politiche e burocratiche non venissero messe a posto entro i già citati 45 giorni prima del voto per Bruxelles, tutto slitterà a giugno e forse anche più avanti. Si profilerebbe quindi una partita infinita.

redazione

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