Puntuale come ogni anno, con l’ultima domenica di marzo torna l’ora legale. Nella notte tra sabato e domenica le lancette si sposteranno avanti di un’ora (dalle 2 alle 3), determinando il cosiddetto “allungamento delle giornate” o, per meglio dire, garantendo un’ora in più di luce nel pomeriggio. La singolarità, quest’anno, è rappresentata dall’insolita coincidenza con la Santa Pasqua, che solitamente cade nel mese di aprile, quando il cambio d’orario è già stato effettuato.
Introdotta nel 1966, l’ora legale consente un notevole risparmio di energia elettrica per 7 mesi l’anno. Da una recente stima di Terna, l’ultima ora legale – dal 26 marzo al 31 ottobre 2023 – ha portato all’Italia un risparmio di 370 milioni di kWh di consumi elettrici, paragonabile al fabbisogno medio annuo di circa 140 mila famiglie. Questi minori consumi energetici si sono tradotti in un risparmio economico di circa novanta milioni di euro e in un taglio delle emissioni di CO2 pari a circa centottantamila tonnellate.
Come di consueto, l’ora legale resterà in vigore fino all’ultima domenica di ottobre. Dal 27 ottobre, tornerà, infatti, l’ora solare e le lancette si dovranno riportare indietro di un’ora.